“ERA PRESUNTUOSO E CONVINTO DI AVERE SEMPRE RAGIONE, VOLEVA LAVORARE SOPRATTUTTO SULL’IMMAGINE DI SÉ” – JAS GAWRONSKI RACCONTA L’ALTRA FACCIA DI MIKHAIL GORBACIOV: “SARÀ RICORDATO COME IL PRIMO LEADER SOVIETICO ACCETTATO E ACCETTABILE IN OCCIDENTE. ERANO GLI EUROPEI CHE LO FACEVANO SENTIRE COSÌ RIFORMATORE, E A LUI PIACEVA MOLTO. ERA CONTENTO DI ESSERCI, DI APPARIRE, E ANCHE PER QUELLO I RUSSI NON LO HANNO MAI AMATO, NE COGLIEVANO IL TRATTO NARCISISTA… “  - VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

 

Francesca Sforza per “La Stampa”

 

jas gawronski foto di bacco jas gawronski foto di bacco

Va nel personale, Jas Gawronski, giornalista e analista che ha attraversato il crollo del comunismo con il passo del diplomatico, ereditato da suo padre, e la prossimità con i più grandi, da Lech Walesa a Papa Giovanni Paolo II.

 

E lo fa, a proposito di Gorbaciov, ricordando cosa gli disse proprio Papa Wojtyla nel corso di una conversazione avuta negli anni del suo papato: «Ha sempre difeso il comunismo sperando che potesse cambiare volto e non poteva fare altrimenti come primo segretario del partito, ma allo stesso tempo è stato l'unico che ha avviato una autentica riflessione sul comunismo».

mikhail gorbaciov 1 mikhail gorbaciov 1

 

Gawronski, che ruolo ha avuto Gorbaciov nel crollo del comunismo?

«Il crollo del comunismo è stato determinato da quattro personaggi: Ronald Reagan, che con le guerre stellari ha messo in difficoltà economiche l'Urss come potenza, poi Giovanni Paolo II, col semplice fatto della sua nomina e per come ha gestito la cosa, poi certamente Lech Walesa, grazie alla scintilla che ha fatto scattare».

 

E poi, lui, il padre della Perestrojka

mikhail gorbaciov ronald reagan mikhail gorbaciov ronald reagan

«Io non credo che Gorbaciov volesse riformare il comunismo. A differenza dei primi tre, che volevano eliminarlo, Gorbaciov lo voleva migliorare, renderlo più umano, più sostenibile, ma non era più possibile, e non per una questione di riforme, ma proprio perché il sistema era arrivato a un punto di rottura irreversibile. Ha cavalcato opportunisticamente il ruolo del riformatore, ma non lo è stato per convinzione, lo è stato per le circostanze».

 

Definiva Eltsin e il suo entourage degli "avventati". È d'accordo che il tempo non ha giocato a suo favore?

«Penso che sia vero dal suo punto di vista. Era presuntuoso e convinto di avere sempre ragione, guardava agli altri riformatori come concorrenti nella gara a conquistare un posto nella Storia, ma non ha colto la gravità del momento, l'impossibilità, per il comunismo, di trovare una qualsiasi possibilità di sopravvivenza».

 

 

karol wojtyla mikhail gorbaciov 2 karol wojtyla mikhail gorbaciov 2

Dal punto di vista comunicativo, ammetterà, è stato un rivoluzionario

«Diciamo che si è mosso molto bene, proprio con La Stampa, grazie al suo rapporto privilegiato con Giulietto Chiesa, all'epoca corrispondente da Mosca, e anche in parte con Giovanni Agnelli. Ma di nuovo, questo mi conferma nell'idea che volesse soprattutto lavorare sull'immagine di sé».

 

Per questo, secondo lei, i russi non l'hanno mai amato?

«Lo giudicavano male i comunisti perché metteva in discussione gli aspetti fondanti del sistema, e lo giudicavano male gli anticomunisti perché intuivano la superficialità con cui intendeva riformare il Paese. In definitiva era un superficiale...»

Come sarà ricordato?

mikhail gorbaciov eric honecker mikhail gorbaciov eric honecker

«Come il primo leader sovietico - perché sovietico era - accettato e accettabile in Occidente. Era l'unico che si muoveva a suo agio in Europa, erano gli europei che lo facevano sentire così riformatore, e a lui piaceva molto.

 

Era contento di esserci, di apparire, di sembrare un sovvertitore della tradizione. Anche per quello i russi non lo hanno mai amato, ne coglievano il tratto narcisista.

 

ronald reagan mikhail gorbaciov nel 1992 ronald reagan mikhail gorbaciov nel 1992

Cosa diceva Lech Walesa di lui?

 «Walesa era moto critico nei confronti di Gorbaciov, soprattutto perché non credeva in un successo del comunismo, anche nella sua versione riformata. Allo stesso tempo, così come Gorbaciov non era immune dalla vanità, Walesa provava nei suoi confronti una certa invidia, perché aveva più successo di lui. Ma io sono convinto che fra trent' anni la storia ricorderà più Walesa che Gorbaciov».

ronald reagan mikhail gorbaciov a reykjavic nel 1986 ronald reagan mikhail gorbaciov a reykjavic nel 1986 MIKHAIL GORBACIOV CON LA MOGLIE RAISSA MIKHAIL GORBACIOV CON LA MOGLIE RAISSA Mikhail Gorbaciov e Ronald Reagan Mikhail Gorbaciov e Ronald Reagan MIKHAIL GORBACIOV CON LA MOGLIE RAISSA E FAZIO A SANREMO MIKHAIL GORBACIOV CON LA MOGLIE RAISSA E FAZIO A SANREMO vladimir putin mikhail gorbaciov vladimir putin mikhail gorbaciov

 

george bush senior con mikhail gorbaciov george bush senior con mikhail gorbaciov mikhail gorbaciov mikhail gorbaciov mikhail gorbaciov e ronald reagan firmano l accordo sui missili mikhail gorbaciov e ronald reagan firmano l accordo sui missili Mikhail Gorbaciov Ronald Reagan 3 Mikhail Gorbaciov Ronald Reagan 3 mikhail gorbaciov mikhail gorbaciov mikhail gorbaciov margaret thatcher mikhail gorbaciov margaret thatcher MIKHAIL GORBACIOV CON LA MOGLIE RAISSA E FIDEL CASTRO MIKHAIL GORBACIOV CON LA MOGLIE RAISSA E FIDEL CASTRO mikhail gorbaciov con la moglie raissa mikhail gorbaciov con la moglie raissa yasser arafat mikhail gorbaciov yasser arafat mikhail gorbaciov mikhail gorbaciov 2 mikhail gorbaciov 2 mikhail gorbaciov ai funerali della moglie raissa mikhail gorbaciov ai funerali della moglie raissa mikhail gorbaciov con la moglie raissa mikhail gorbaciov con la moglie raissa Mikhail Gorbaciov e Margaret Thatcher Mikhail Gorbaciov e Margaret Thatcher Mikhail Gorbaciov Nobel per la pace Mikhail Gorbaciov Nobel per la pace

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!