“LA FRANCIA AI FRANCESI!” - L'ESTREMA DESTRA SOFFIA SULLA RABBIA ANTI-IMMIGRATI E A LIONE ARRIVANO LE MILIZIE NEOFASCISTE DOPO LE VIOLENZE SCOPPIATE DOPO L’UCCISIONE DI UN 17ENNE DA PARTE DELLA POLIZIA  - IL PAESE E’ SPACCATO: DA UNA PARTE I GIOVANI BIANCHI, DALL'ALTRA I FIGLI O I NIPOTI DI IMMIGRATI DELLE BANLIEUE - LA CONTA MONSTRE DEI DANNI: LA GUERRIGLIA E' COSTATA 1 MILIARDO AI FRANCESI - VIDEO

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Estratto dell'articolo di Danilo Ceccarelli per “la Stampa”

 

«La Francia ai francesi!», «Siamo a casa nostra», «Bleu, blanc rouges!». Pochi minuti per sciorinare i grandi classici del repertorio dell'estrema destra prima dell'arrivo della polizia, che domenica sera ha sloggiato dai gradini del municipio di Lione un centinaio di giovani a colpi di lacrimogeni.

in francia militanti di estrema destra marciano contro i manifestanti

 

Militanti del movimento Les Remparts, un gruppetto locale nato dalle ceneri del ben più noto Génération Identitaire, sciolto nel 2021 dal governo, scesi in piazza mentre in Francia continuano, seppur con minore intensità, le violenze scoppiate dopo la morte di Nahel, il 17enne ucciso durante un controllo stradale a Nanterre, fuori Parigi. Adesso ci sono anche loro la sera nelle strade francesi.

 

Proprio mentre la tensione comincia a calare dopo giorni di saccheggi, roghi e incendi, gruppetti di giovani si riuniscono in ronde per pattugliare le città per difenderle dalla racaille delle banlieue. La teppaglia, a loro dire, figlia di quell'immigrazione tanto odiata che ora, ai loro occhi, mette in pericolo il Paese uscendo dalle periferie. Così, queste piccole formazioni di estrema destra si organizzano per passare all'azione. C'è chi parla di milizie, qualcuno di ronde: nei video amatoriali che circolano sui social si vedono sfilare compatti uno affianco all'altro, con cappucci in testa e scaldacollo alzati fino a coprire il viso, mentre vanno a caccia dei casseurs cantando cori razzisti.

in francia militanti di estrema destra marciano contro i manifestanti

 

Al momento si tratta di incursioni sporadiche, ma sempre molto violente. Come quella ad Angers, dove la procura ha aperto un'inchiesta dopo che alcuni membri dell'Alvarium, altro gruppo di stampo nazi-fascista, venerdì hanno aggredito con mazze da baseball dei manifestanti di sinistra che passavano davanti al loro locale con un corteo organizzato contro le violenze della polizia. Scene simili a Chambéry, mentre qualche giorno fa a Lorient, secondo quanto riporta il quotidiano locale Le Télégramme, una trentina di persone a volto coperto ha catturato dei facinorosi legandogli i polsi con fascette di plastica prima di consegnarli alla polizia.

 

funerale di nahel 8

Il risultato è uno scontro tra due France contrapposte: da una parte quella che si definisce de souche, ovvero bianchi che possiedono la nazionalità da generazioni, dall'altra i figli o i nipoti di immigrati. Tutti francesi, a dimostrazione dell'ennesima frattura che spacca il Paese.

 

Come quella che si è aperta in queste ultime ore sul caso della colletta lanciata on line per aiutare la famiglia del poliziotto sospettato di aver ucciso Nahel, al momento indagato e in stato di arresto.

 

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rivolta in francia per la morte del 17enne a nanterre 22

«È la democrazia stessa ad essere attaccata», ha detto Jeanbrun, mentre domani mattina il presidente Macron riceverà all'Eliseo i sindaci delle 220 città che hanno subito le violenze degli ultimi giorni. Un modo per voltare pagina, dimostrato anche dalla volontà di aprire con le parti politiche un dialogo, al momento complicato: all'incontro avvenuto ieri mattina su invito della premier Borne, Marine Le Pen non si è presentata mentre la rappresentante della sinistra radicale della France Insoumise, Mathilde Panot, ha lasciato in anticipo l'incontro.

 

E mentre la Francia riprende fiato, comincia la conta dei danni. Più di 200 negozi saccheggiati, 300 banche distrutte, 250 tabaccai attaccati, senza contare il mobilio urbano incendiato o distrutto: una guerriglia da un miliardo di euro secondo Geoffroy Roux de Bezieux, presidente del Medef, l'equivalente della Confindustria d'Oltralpe. Solamente nella regione di Parigi, l'Île-de-France, i danni per i trasporti pubblici ammontano a 20 milioni. Le stime, però, sono ancora provvisorie, come la calma che sta lentamente tornando in tutto il Paese.

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