“HA SCRITTO ‘ADESSO NON SARÀ PIÙ DI NESSUNO’” - IL DOLORE DI NORBERT JUHASZ, PADRE DI ALEX, IL BAMBINO DI 2 ANNI AMMAZZATO DALLA MADRE A CITTÀ DELLA PIEVE: “IL TRIBUNALE LO AVEVA AFFIDATO A ME, L’HA RAPITO IL GIORNO IN CUI AVREBBE DOVUTO CONSEGNARMELO. DURANTE LA GRAVIDANZA SI DAVA LE BOTTE ALLA PANCIA E ASSUMEVA STEROIDEI. E DOPO CHE ALEX È NATO, AVEVA DETTO ALL’INFERMIERA CHE DOVEVANO OCCUPARSI DI LUI ALTRIMENTI LO AVREBBE FATTO LEI. CI SIAMO CONOSCIUTI NEL 2019, POCO DOPO MI HA DETTO CHE ERA INCINTA MA IO HO VOLUTO FARE IL TEST DEL DNA, ANCHE PERCHÉ LEI ERA UN’ATTRICE DI FILM PORNO…”


Katalin Erzsebet Bradacs e il figlio, Alex Juhasz

1 - “E’ SCAPPATA CON MIO FIGLIO E LO HA AMMAZZATO IN ITALIA”

Francesca Marruco per il “Corriere dell’Umbria”

 

“Ha rapito il mio Alex il giorno in cui avrebbe dovuto consegnarmelo perche il tribunale lo aveva affidato a me, e scappata in Italia e lo ha ucciso e poi ha confessato di averlo ammazzato in un messaggio a un amico.

 

Lui mi ha chiamato ed e andato subito alla polizia ungherese, ma era gia troppo tardi. Katalin gli ha anche mandato una foto del bimbo pieno di sangue e ha scritto adesso non sara piu di nessuno”.

Norbert Juhasz CON IL FIGLIO Alex

 

Norbert Juhasz e il padre del piccolo Alex, ammazzato venerdi a Po’ Bandino (Citta della Pieve). Per la Procura di Perugia l’ha ucciso la mamma, Katalin Erzsebet Bradacs, e proprio il padre conferma la terribile ipotesi. “Lo ha detto lei stessa a questo amico che mi ha aiutato con la causa per l’affidamento”.

 

Quando avrebbe dovuto prendere Alex dalla mamma?

Il 22 settembre io sono andato a casa ma lei non c’era piu, ho pensato che poteva essere venuta in Italia perche aveva vissuto li e aveva avuto un primo figlio li, che pero vive in Ungheria.

Passeggino nel casolare dove sarebbe stato ucciso il piccolo Alex

 

Cosa ha fatto quando non l’ha trovata a casa?

Sono subito andato alla polizia perche mi doveva consegnare Alex e non c’era. Ma la polizia mi ha detto che non era crimine, e che avrei potuto fare ricorso. Siamo in Ungheria e la polizia ungherese non ha fatto partire l’inchiesta internazionale. Si sono attivati solo dopo l’omicidio di mio figlio, quando sia il mio amico dell’associazione padri che l’altro conoscente sono andati a chiedere aiuto dopo i messaggi che lei aveva mandato dall’Italia, pero prima non hanno fatto nulla.

 

Katalin Erzsebet Bradics

Perche se avessero fatto un mandato europeo in Italia poteva essere fermata. Invece e stato orribile e alla fine lei ha giustiziato Alex. Quando ho visto quella fotografia non ci potevo credere, pensavo fosse finta, invece purtroppo non era cosi, era il mio Alex gia morto.

 

Lei ha provato a chiamarla dopo il 22 settembre?

il supermercato lidl dove la donna ungherese ha portato il figlio morto a citta' della pieve 1

Si, all’inizio mi ha risposto e ho capito che era a Roma, ha anche chiesto dei soldi in anticipo ma io non glieli ho mandati, l’ultima volta che l’ho sentita era il primo ottobre alle 12.46, potevo ancora sentire la voce di Alex, le ho chiesto di riportare a casa il bambino ma lei voleva solo soldi e mi ha detto che non avrei visto il bambino per molto tempo.

 

Come ha conosciuto Katalin?

Ci siamo conosciuti alla scuola serale nel 2019, e poco dopo mi ha detto che era incinta, anche se all’inizio della relazione mi diceva che lei non avrebbe piu potuto avere figli.

 

E’ per questo che ha voluto fare il test del Dna?

Si anche per questo, ma anche perche lei era una attrice di film porno e io non ero sicuro di essere il padre biologico.

Erzsebet Bradacs - la donna accusata di aver ucciso il figlio Alex a Citta della pieve

 

Katalin era contenta come lei di questo bambino?

No, durante la gravidanza si dava le botte alla pancia e qualche volta non sentiva piu il bambino. Poi assumeva dei farmaci steroidei. E dopo che Alex e nato, alla visita con l’assistenza dell’infanzia, all’infermiera aveva detto che dovevano occuparsi di questo caso altrimenti lo avrebbe fatto lei.

 

Quindi dopo la nascita cosa e successo?

Dopo poco tempo lei se n’e andata con il bambino, tante volte e andata via e non voleva piu che io lo vedessi, lo potevo fare solo pochissime volte. Era andata a vivere da sua madre. Ma non me lo lasciava vedere e cosi volevo riprendermelo. E poi ero preoccupato per lui.

 

Perche lo era?

Perche vivevano in condizioni precarie, senza riscaldamento.

 

Katalin poi e stata una madre attenta?

indagini sulla morte del piccolo alex

 No, le avevano tolto anche il figlio piu grande, che adesso e maggiorenne e vive in Ungheria. L’ufficio tutela per i minori era intervenuto e lo aveva affidato alla nonna. Sfortunatamente non sapevo molto del suo passato.

 

Pensa di venire in Italia adesso, dopo quello che e successo?

No, voglio solo che Alex torni a casa. Ma non riesco ancora a capire che il mio te- soro non c’e piu.

indagini sulla morte del piccolo alex 2

 

2 - LA MADRE HA UCCISO ALEX PER NON RIDARLO AL PAPÀ «ORA NON È PIÙ DI NESSUNO»

Michele Milletti e Egle Priolo per "il Messaggero"

 

Alex Juhasz il 20 settembre era stato affidato dal tribunale di Budapest al papà «con effetto immediato». Ma il 29 settembre il piccolo non è ancora tra le sue braccia. L'uomo allora denuncia la ex compagna Erzsebet Bradacs: ha portato Alex in Italia. Lo ha rapito.

 

E, secondo gli inquirenti che la accusano di omicidio volontario aggravato, lo avrebbe anche ucciso il primo ottobre con nove coltellate, in una centrale elettrica dismessa a Po' Bandino, a un chilometro da Chiusi, dove la donna aveva trovato un tetto grazie a un ex datore di lavoro.

 

indagini sulla morte del piccolo alex a citta della pieve

Due giorni prima dell'omicidio, il papà aveva denunciato alla polizia il rapimento: «Il tribunale lo ha dato finalmente a me e invece lei l'ha portato via». Il giudice, infatti, come racconta l'associazione per padri separati Apák az Igazságért Közhasznú Egyesület, aveva appena affidato «il bambino al padre, che è membro della nostra associazione, con effetto immediato.

 

indagini sulla morte del piccolo alex 1

Sfortunatamente la madre ha ucciso il bambino, invece di consegnarlo a lui. Ha scattato una foto del cadavere del bimbo, che ha inviato al padre con il messaggio: Non apparterrà a nessuno di noi ora».

 

LE VERSIONI

Questo potrebbe essere il movente, il culmine di un piano messo a punto con terribile lucidità per portare via Alex al padre e che potrebbe aver previsto l'uccisione del piccolo, mascherandola da evento tragico.

 

carabinieri al supermercato di citta della pieve

Sono troppi i punti nel racconto della donna che, per il sostituto procuratore Manuela Comodi e i carabinieri, non sono considerati attendibili. Partendo dalle differenti versioni date per la morte del piccolo: dall'incidente all'aggressione improvvisa, giustificazioni fornite dalla madre del bimbo subito dopo aver adagiato il corpo di Alex sulla cassa del supermercato dove era entrata per chiedere aiuto.

 

Davanti al pm, però, Erzsebet Bradacs si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Ci sono anche dubbi in ambito investigativo sull'effettivo orario della morte del piccolo. Nel mezzo, il giallo del cambio della maglietta: una sporca di sangue è stata lasciata nella vecchia centrale elettrica dall'altro lato della strada, mentre per l'ingresso al supermercato il piccolo è stato vestito con un'altra t-shirt.

carabinieri al lidl di citta della pieve

 

«Era pulito, ma quando gli hanno tirato su la maglietta era squarciato, povero angelo, ma senza tracce di sangue. E le braccia erano blu», ha raccontato Franca, che venerdì pomeriggio ha avuto si è trovata davanti alla donna che urlava di salvare quel bambino «trovato nel campo».

 

I DUBBI

Quella donna, mamma di 44 anni, ungherese e un passato da ballerina in locali notturni, è in carcere da sabato mattina e oggi, a Capanne, è previsto l'interrogatorio di garanzia davanti al giudice Angela Avila, in cui è più che probabile che si ripeterà una scena muta. In programma anche l'autopsia sul corpo del piccolo, nel pomeriggio, che verrà condotta dai medici legali Laura Panata e Alessandro Bacci, con Luca Pistolesi nominato dall'avvocato della difesa Enrico Renzoni.

il supermercato lidl dove la donna ungherese ha portato il figlio morto a citta' della pieve 2

 

Intanto i carabinieri di Città della Pieve, con i loro colleghi del reparto operativo di Perugia, hanno in mano le registrazioni di almeno una telecamera di sicurezza: inquadrerebbe la donna a piedi con il passeggino mentre entra nell'edificio Enel abbandonato dove sono stati trovati la borsa contenente un coltello, la maglietta squarciata sporca di sangue, giocattoli e alimenti. Le registrazioni a un certo punto immortalano la straniera uscire e andare verso il supermercato.

carabinieri di fronte al supermercato di citta della pieve

 

Quelle immagini andranno lette insieme ai risultati dell'autopsia per ricostruire la dinamica: la prima ricognizione, insieme alle testimonianze dei presenti e all'intervento dei sanitari del 118, ha lasciato qualche ombra sull'orario della morte, a partire dalle tracce di sangue apparentemente non fresche. Il tutto per confermare o smentire i dubbi sugli istanti in cui la furia di un coltello si è accanita sui novanta centimetri di un angelo biondo, dagli occhi azzurri e dal sorriso felice negli ultimi selfie scattati da Erzsebet.

indagini sulla morte del piccolo alex a citta della pieve 4
carabinieri di fronte al supermercato di citta della pieve.
il supermercato lidl dove la donna ungherese ha portato il figlio morto a citta' della pieve