“HANNO RAPITO I MIEI FIGLI” – LA STORIA DI SAAD ALJABRI, LA SPIA SAUDITA CHE È L’ARCHIVIO VIVENTE DEI SEGRETI DI MOHAMMED BIN SALMAN – NEL 2016 L’AGENTE, CHE CONOSCE “DOVE SONO SEPOLTI I CORPI” DEI NEMICI DI MBS, È FUGGITO IN CANADA, MA DA ALLORA RICEVE PRESSIONI PERCHÉ RIENTRI A RIAD – L’ULTIMA MOSSA DEL PRINCIPE EREDITARIO È STATA QUELLA DI FAR ARRESTARE I SUOI FIGLI E IL FRATELLO DI CUI NON SI HANNO PIÙ NOTIZIE: “SONO STATI RAPITI DAI LORO LETTI. NON SO NEMMENO SE SONO VIVI O MORTI…”
-Marta Serafini per il "Corriere della Sera"
«Sa dove sono sepolti i corpi ed è un archivio vivente dei segreti del principe». Per molti anni Saad Aljabri è stato uno degli uomini più importanti dell'intelligence saudita: esperto di intelligenza artificiale con un dottorato all'Università di Edimburgo, acerrimo nemico di Al Qaeda e in ottimi rapporti con i Five Eyes (le agenzie di spionaggio di Usa, Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda), ha aiutato a sventare attacchi terroristici e complotti.
Eppure oggi Aljabri, invece di godersi il meritato riposo, vive sotto la scure del ricatto del principe ereditario Mohammed Bin Salman, mentre due dei suoi figli e suo fratello sono scomparsi. Più estroverso del suo capo, capace di parlare cinque lingue, Aljabri fa carriera e diventa il braccio destro del principe Mohammed bin Nayef , allora a capo del ministero degli Interni. Nel 2010 contribuisce a sventare un attacco di Aqap (Al Qaeda nella penisola iberica) su un aereo diretto a Chicago.
La sua esperienza è tale che, come confermano anche i cablogrammi pubblicati da WikiLeaks, viene consultato dai colleghi su questioni delicate come la situazione in Iraq, Yemen, Afghanistan, i flussi finanziari dei gruppi jihadisti e le ambizioni regionali dell'Iran. Nel 2015 il vento in Arabia Saudita però inizia a cambiare. Dopo la morte di re Abdullah, Salman sale al trono e nomina il figlio Mbs come ministro della Difesa. Per Aljabri e la sua famiglia è l'inizio del calvario. Nei primi mesi del 2016 Aljabri lascia l'Arabia Saudita. Nel frattempo Mbs ha fatto spodestare e arrestare il suo mentore e protettore bin Nayef.
Così Aljabri decide di restare all'estero, ben consapevole di non avere altre opzioni. Secondo Feierstein vicepresidente del Middle East Institute di Washington, Aljabri durante i suoi decenni nell'intelligence ha sentito e visto talmente tanto che sa «dove sono sepolti i corpi» dei nemici di Mbs e conosce parecchie informazioni davvero poco lusinghiere sul suo conto.
In esilio in Canada con il padre parte anche il figlio maggiore Khalid. Altri due (in totale i figli sono otto), Omar Aljabri, 21 anni, e sua sorella Sarah, 20 anni, rimangono a Riad. Vengono interrogati e viene chiesto loro di implorare il padre affinché rientri. Ma lui niente, resiste. Furibondo, Mbs il 16 marzo scorso ordina di arrestare Omar e Sarah. «Sono stati rapiti dai loro letti. Non so nemmeno se sono vivi o morti» ha spiegato Khalid Aljabri.
Non paghe, la settimana scorsa, le autorità saudite hanno arrestato anche il fratello, Abdulrahman Aljabri. Così la famiglia, dopo aver rotto il silenzio in diverse interviste ha assunto una società di lobbying a Washington per chiedere il rilascio dei loro parenti. «Sono ostaggi e il riscatto è il ritorno di mio padre», ha spiegato ancora Khalid. Che ha aggiunto:«Non vogliamo mettere in imbarazzo l'Arabia Saudita ma rapire Omar e Sarah in questo modo, è un atto criminale».