“HO FATTO IL MIO LAVORO, NULLA DI PIÙ” – LO SFOGO DI VINCENZA REPACI, LA 25ENNE DIRIGENTE DI MOVIMENTO RFI CHE PER TRE VOLTE DISSE AD ANTONIO MASSA, REFERENTE IN CANTIERE, DI NON AUTORIZZARE GLI OPERAI A SCENDERE LUNGO I BINARI A BRANDIZZO: “VORREI TORNARE PRESTO AL MIO LAVORO E ALLA MIA VITA” – AVREBBE SPIEGATO AL COLLEGA CHE C’ERANO DUE FASCE ORARIE PER LAVORARE, IN DUE DIVERSE TELEFONATE. L'INCIDENTE SI È VERIFICATO MENTRE ERA IN CORSO LA TERZA: "HO SENTITO UN COLPO, COME UNA BOMBA. POI..."

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Estratto dell’articolo di Simona Lorenzetti per il “Corriere della Sera”

 

Vincenza Repaci

 «Ho fatto il mio lavoro, nulla di più. E vorrei che tutti smettessero di parlare di me». Si sfoga Vincenza Repaci, la 25enne dirigente di movimento Rfi che la sera del 30 agosto per ben tre volte disse ad Antonio Massa, referente di Ferrovie in cantiere, di non autorizzare gli operai a scendere lungo i binari: «C’è ancora un treno che deve passare».

 

Le sue parole sono cadute nel vuoto. Due giorni fa Vincenza, detta Enza, è stata sentita per sei ore dai pm di Ivrea. […] «Non mi interessa farmi pubblicità, ci sono cinque morti», confida agli amici più stretti. Appassionata del suo lavoro, scrupolosa e precisa — così la descrivono i colleghi —, la giovane era in servizio come dirigente di movimento da un paio d’anni, dopo aver svolto un corso ad Alessandria. In Ferrovie è entrata giovanissima, seguendo una tradizione di famiglia.

Vincenza Rapaci

 

All’indomani del disastro ferroviario ha preso qualche giorno di ferie. «Vorrei tornare presto al mio lavoro. E alla mia vita: uscire di casa senza sentirmi gli occhi addosso», rivela. Di quei dieci minuti trascorsi tra la prima e l’ultima comunicazione con Massa non vuole discutere neanche con la famiglia.

 

Quello che aveva da dire lo ha riferito ai pm Giulia Nicodemi e Valentina Bossi, confermando quanto emerge dalle telefonate registrate nel server di Rfi. Ce ne sono un paio in cui la donna è chiara con Massa (la «scorta ditta» di Rfi alla squadra di operai, indagato insieme al caposquadra della Sigifer): «Deve passare un treno in ritardo»; «Non potete farlo (i lavori, ndr) prima di mezzanotte»; e «Aspetta che chiedo». Non solo, Enza avrebbe spiegato al collega che c’erano due fasce orarie per lavorare: dopo la mezzanotte e dopo l’una e mezza, quando era previsto il passaggio di un secondo convoglio. L’incidente si è verificato mentre era in corso la terza telefonata: lei stava ripetendo che bisognava aspettare.

 

video degli operai poco prima dell incidente a brandizzo 3

«Ho sentito un colpo, come una bomba. Poi è caduta la linea», ha detto ai pm. Poco dopo è stata lei a richiamare Massa. Sotto choc, lui le ha risposto: «Sono tutti morti». «Mia figlia ha fatto il suo lavoro. Noi non c’eravamo quando è avvenuto l’incidente. Ero preoccupata per la sua reazione, continuavo a chiedere a sua sorella come stesse, mi rispondeva che era tranquilla», racconta la mamma. Maria le fa da scudo: «Sono orgogliosa per come ha reagito e per come sta affrontando la tragedia: è piccola, ma tosta». E aggiunge: «Non le piace stare al centro dell’attenzione. Ancora di più in un frangente come questo, emotivamente forte: sta soffrendo anche lei».

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treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 5
kevin lagana
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ricostruzione dell incidente alla stazione di brandizzo 5
ULTIMO POST DI MICHAEL ZANERA - OPERAIO TRAVOLTO DA UN TRENO A BRANDIZZO
ricostruzione dell incidente alla stazione di brandizzo 1
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michael zanera
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