“ILARY BLASI SA SOLO URLARE E SORRIDERE" – ALDO GRASSO, CON LA SCUSA DI SVELENARE SULLE RETI AMMIRAGLIE, DISINTEGRA L'EX MOGLIE DI TOTTI E “L’ISOLA DEI FAMOSI”: “CHE TRISTEZZA VEDERE QUALCUNO CHE PER DIVENTARE 'PERSONAGGIO' ACCANTONA SE STESSO PER CONSUMARSI NELL’INSULSAGGINE TELEVISIVA" - "I CONCORRENTI SONO PRONTI A QUALSIASI UMILIAZIONE PUR DI AVERE UN PO’ DI VISIBILITÀ, SONO STORDITI DALLA LORO CATASTROFE PROFESSIONALE. QUESTI PROGRAMMI DEPRIMONO…” - VIDEO
Ma chi sta meglio di loro! Un anniversario da ricordare con uno spumantino honduregno ?? #Isola pic.twitter.com/eLbKklOsWR
— L'Isola dei Famosi (@IsolaDeiFamosi) April 17, 2023
Estratto dell’articolo di Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
[…] Non so se ce la faremo a uscire dal clima di sfiducia che, da alcuni anni e per cause diverse, sta contagiando il Paese: da una scorsa ai programmi televisivi direi proprio di no. Non ho mai usato le trasmissioni come grimaldelli sociologici, perché non lo sono.
[…]
Da un po’ di tempo, però, è come se le reti ammiraglie avessero terminato la loro carica propulsiva, fossero esauste, procedessero per forza d’inerzia.
È appena terminata una delle più mortificanti edizioni del Grande Fratello ed ecco partire L’isola dei famosi (stesso discorso lo si potrebbe fare per Il cantante mascherato ), con i concorrenti pronti a qualsiasi umiliazione pur di avere un po’ di visibilità, con una conduttrice, Ilary Blasi, che sa solo urlare e sorridere, con personaggi storditi dalla loro catastrofe professionale, incapaci di pensare o di agire, disorientati o soli come se la loro condizione esistenziale fosse un rimpianto senza fine (sono quasi tutti ex qualcosa).
Questi programmi deprimono perché sono deprimenti: non perché siano brutti […] non perché ci sia poca professionalità, ma semplicemente e tristemente perché sono sconfortanti e grevi. Ormai molta tv è sconfortante (che differenza c’è tra i Jalisse e Alessandro Orsini, tra i due di Radio 105 e Mauro Corona?). Che tristezza vedere qualcuno (maschile sovraesteso) che per diventare «personaggio» accantona sé stesso per consumarsi nell’insulsaggine televisiva.
È questo che preoccupa: come fa un Paese a reagire, a sferzare il proprio pallore se si rispecchia in simili programmi? […] La forza si è trasformata in caciara (vero Ilary?), l’assenza di talento mette in scena solo fiacchezza e sbadigli. Non so se ce la faremo, temo di no.