“È INUSUALE CHE UNA FIGLIA COLPISCA LA SUA MAMMA” - MATTEO LANCINI, PSICOLOGO CHE DA TRENT'ANNI SI OCCUPA DI PSICOTERAPIA ADOLESCENZIALE, PARLA DELL’OMICIDIO A TREVIGLIO DOVE UNA 15ENNE HA UCCISO LA MADRE CON UNA SOLA COLTELLATA ALLA SCHIENA DOPO UNA LITE PER DEI LAVORETTI IN CASA: “È UN OMICIDIO ANOMALO. GLI ADOLESCENTI SONO AUTOLESIONISTI. LA LORO È UNA "RABBIA NARCISISTICA" CHE NASCE DALLO SCARTO TRA…”

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Claudia Osmetti per “Libero quotidiano”

 

omicidio manuela guerini a treviglio 7

«Con l'ovvia premessa che sarà compito della magistratura fare chiarezza e capire l'esatta dinamica di quanto è accaduto, siamo in presenza di un caso estremamente atipico». Matteo Lancini, psicologo e presidente della fondazione Minotauro di Milano, che da trent' anni si occupa di psicoterapia adolescenziale, lo dice chiaro: «Per il tipo di arma utilizzata, un coltello, e per l'efferatezza dei fatti, quello di Treviglio è un omicidio anomalo». È sabato sera nella provincia Bergamasca, fa un caldo infernale. Da un appartamento di via Butinone, in centro, parte una chiamata al 112. «Aiutatemi, ho fatto del male a mia mamma», dice una ragazzina di 15 anni all'operatore sanitario che le risponde.

 

omicidio manuela guerini a treviglio 1

Accanto, accasciato sul pavimento, c'è il corpo di Manuela Guerini, 43enne, oramai senza vita. Nella palazzina a corte dove vivono, nessuno si accorge di nulla finché le sirene dell'ambulanza e dei carabinieri irrompono. Sono le 22, la bambina è in uno stato confusionale. Riesce a dire quel che basta ai carabinieri che si guardano attorno. Al momento dell'aggressione, madre e figlia sono sole in casa. Forse un litigio, banalissimo, per un lavoretto domestico, non fatto o fatto male, al punto da sollevare un rimprovero. All'improvviso la piccola prende una lama dalla cucina, vuole spaventare la mamma, ma finisce per accoltellarla. Alla schiena. Un colpo solo, che però risulta fatale.

 

il luogo del delitto a treviglio 2

Quando i paramedici e le forze dell'ordine entrano nell'abitazione, il delitto è già compiuto: per Manuela non c'è niente da fare. La sua salma viene trasportata all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove avverrà l'autopsia. La 15enne, invece, è presa in carico da una comunità protetta, la procura minorile di Brescia segue l'inchiesta. «I ragazzi di oggi tendono a indirizzare la rabbia che hanno verso loro stessi, non verso gli altri», spiega Lancini. «I conflitti emotivi che vivono, spesso, trovano espressione in atti di self-cutting (letteralmente tagli auto-inflitti, ndr). Qui è successo esattamente l'opposto».

 

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È vero, le cronache si stanno riempiendo di vicende drammatiche: «La violenza parentale esiste ed è un tema», spiega l'esperto, «ma ce ne stiamo occupando solo di recente. Quella degli adolescenti è una "rabbia narcisistica", che nasce dallo scarto tra le aspettative che si creano e la realtà in cui poi si imbattono. Tra l'altro non sono molte le ragazze che arrivano a compiere un gesto così estremo». Statistiche, certo, non ce ne sono. E non avrebbe nemmeno senso cercare di far rientrare questa ragazzina in un grumolo di diagrammi: la sua è una storia che va affrontata da un altro punto di vista.

manuela guerini

 

«L'intera comunità di Treviglio è sconvolta», precisa Juri Imeri, il sindaco della cittadina, «vogliamo solo stringerci nel silenzio rispettoso per il dramma che ha distrutto una delle nostre famiglie». Manuela era una professionista molto conosciuta, lavorava come impiegata in uno studio di commercialisti. «Seguiamo gli sviluppi su due binari», fa sapere Imeri, «il primo è quello della tragedia, il secondo riguarda la bambina che dovrà essere aiutata e accompagnata in un iter tutt' altro che facile».

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