“IO NON MI SENTO COLPEVOLE PER UN CAZZO!” – L’INTEMERATA DI GIUSEPPE CRUCIANI SULL’OMICIDIO DI GIULIA CECCHETTIN – IL CONDUTTORE RADIOFONICO RISPONDE ALLA SORELLA DELLA RAGAZZA UCCISA, ELENA, LA QUALE SOSTIENE CHE “TUTTI GLI UOMINI DEVO FARE MEA CULPA, ANCHE CHI NON HA FATTO NULLA” – CRUCIANI: "L'UNICO COLPEVOLE È TURETTA, NÉ IL PATRIARCATO, NÉ GLI UOMINI IN QUANTO TALI, MA UNO STRONZO ASSASSINO CHE..."


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Estratto dell'articolo di Francesca Galici per www.ilgiornale.it

 

giuseppe cruciani foto di bacco (5)

Quanto si sta osservando nel Paese in questi giorni che seguono l'omicidio di Giulia Cecchettin desta preoccupazione sotto diversi aspetti. Le femministe integraliste che puntano il dito contro il "patriarcato" italiano come responsabile della morte della ragazza, senza rendersi conto (e questa è una delle rilevanze più gravi) stanno deresponsabilizzando il vero colpevole di questo cruento omicidio, ovvero Filippo Turetta. [...]

 

"Qui l'unico colpevole è Filippo Turetta, non è né il patriarcato, né l'educazione sessuale che non c'è, né gli uomini in quanto tali. Il colpevole è uno stronzo assassino maledetto che dovrebbe stare in galera tutta la vita", ha detto Giuseppe Cruciani durante un intervento effettuato durante la trasmissione La Zanzara.

 

I modi sono quelli ben noti del conduttore radiofonico ma la sostanza è condivisibile nella misura in cui viene sottolineato che il reato di uno non può ricadere su tutti. Colpevolizzare tutti gli uomini bianchi e occidentali, come stanno facendo le femministe del nostro Paese guidate da Elena Cecchettin, sorella di Giulia, è sbagliato al pari di incolpare ogni straniero per i reati che compiono alcuni di loro. Ma sembra esserci uno sbilanciamento in questa equazione dalle parti dei progressisti.

elena cecchettin

 

Quando la sorella di Giulia, il cui dolore dev'essere rispettato e compreso, dice che "gli uomini devono fare un mea culpa, anche chi non ha mai torto un capello" e che "tutti gli uomini devono stare attenti", sbaglia. Come sbagliano gli uomini che chiedono scusa in nome di Filippo Turetta, perché anche questa, se si vuole seguire il flusso di pensiero del femminismo, che però pretende le scuse, è una sfumatura del patriarcato, di quel cameratismo maschile che vede gli uomini fare squadra e compattarsi, distribuendo le colpe di uno su tutti.

 

"La vicenda è tragica ovviamente, ma ripetete con me: 'Io non mi sento colpevole, io non mi sento colpevole, io non mi sento colpevole, io in quanto uomo non mi sento colpevole!'. Io non mi sento colpevole di un emerito cazzo", ha detto ancora Cruciani nel suo intervento. [...]

giuseppe cruciani
GIULIA CECCHETTIN E FILIPPO TURETTA
elena cecchettin
auto di filippo turetta
il percorso dell auto di filippo turetta