“LAVORARE NON È MORIRE. LE VITTIME CI DIMOSTRANO CHE NON STIAMO FACENDO ABBASTANZA” – MATTARELLA PARLA DOPO LA STRAGE DI BRANDIZZO (MENTRE IL MINISTRO DEI TRASPORTI SALVINI HA PREFERITO RESTARE A VENEZIA PIUTTOSTO CHE ANDARE A PORTARE LA SUA VICINANZA ALLE FAMIGLIE DEI 5 OPERAI MORTI NELL'INCIDENTE FERROVIARIO) – I NUMERI DEI MORTI SUL LAVORO IN ITALIA SONO UN BOLLETTINO DI GUERRA: NEI PRIMI SEI MESI DEL 2023 LE VITTIME SONO GIÀ 450 E 296.665 FERITI. IN SINTESI, TRE DECESSI DI MEDIA AL GIORNO

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Estratto da lastampa.it

 

SERGIO MATTARELLA ALLA STAZIONE DI Brandizzo 1

La tragedia di Brandizzo aggrava un bilancio già drammatico dei morti sul lavoro in Italia. I numeri sono allarmanti: nel 2022 sono stati 1.090, 697.773 gli infortuni; nei primi sei mesi del 2023 le vittime sono già 450 e 296.665 feriti. In sintesi, tre decessi di media al giorno.

 

 

Il tema è stato affrontato oggi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che, in un messaggio inviato al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, ha ricordato come «il nostro Paese colloca il diritto al lavoro e il diritto alla salute tra i principi fondanti della Repubblica.

 

Non è tollerabile perdere una lavoratrice o un lavoratore a causa della disapplicazione delle norme che ne dovrebbero garantire la sicurezza sul lavoro – sottolinea il capo dello Stato –. I morti di queste settimane ci dicono che quello che stiamo facendo non è abbastanza». Mattarella punta sulla cultura della sicurezza che deve permeare le Istituzioni, le parti sociali, i luoghi di lavoro. «A voi, ispettori tecnici, spetta un ruolo attivo in questo processo di garanzia e di prevenzione» scrive il Presidente della Repubblica in occasione dell'avvio del corso di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

 

L’appello di Mattarella

SERGIO MATTARELLA ALLA STAZIONE DI Brandizzo

«Le morti sul lavoro feriscono il nostro animo. Feriscono le persone nel valore massimo dell'esistenza, il diritto alla vita. Feriscono le loro famiglie. Feriscono la società nella sua interezza. Lavorare non è morire». Il capo di Stato è intervenuto in occasione dell'avvio del corso di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

 

 

«La cultura della sicurezza deve permeare le Istituzioni, le parti sociali, i luoghi di lavoro. A voi, ispettori tecnici, spetta un ruolo attivo in questo processo di garanzia e di prevenzione. Faccio appello alle vostre intelligenze e al vostro impegno per contrastare una deriva che causa troppe vittime – ha affermato –.

 

sergio mattarella a brandizzo 3

Anche da voi e dalla vostra attività dipende la vita di madri, padri, figli, lavoratrici e lavoratori che, finito il proprio turno, hanno il diritto di poter tornare alle loro famiglie. Mentre rivolgo ai nuovi ispettori tecnici il mio incoraggiamento, ringrazio gli ispettori già in servizio - che ogni giorno si spendono per intercettare le irregolarità in materia di sicurezza e garantire l'applicazione delle regole - e formulo a tutti i migliori auguri di buon lavoro».

 

Cgil, Landini: “La salute e la sicurezza non devono più essere considerate un costo”

Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, in tema di sicurezza sul lavoro ha affermato: «Credo che quelle del presidente Mattarella siano parole sante, noi stiamo chiedendo da tempo non avendo risposte dal governo, abbiamo lanciato una piattaforma da gennaio. È sotto gli occhi di tutti che non abbiamo fatto abbastanza e che c'è una strage in corso». Landini ha parlato a margine dell'assemblea generale del sindacato, dal titolo “Rispetto per il lavoro”, in corso a Bologna

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sergio mattarella a brandizzo 1

 

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