“LAVORO DALLE 9 ALLE 17 E NON HO TEMPO PER VIVERE” – UNA 21ENNE AMERICANA SCATENA IL DIBATTITO SU TIKTOK: LA RAGAZZA, IN LACRIME, HA RACCONTATO LA SUA GIORNATA TIPO SPIEGANDO, COME MILIONI DI ALTRE PERSONE AL MONDO, CHE È IMPOSSIBILE TROVARE UN EQUILIBRIO TRA VITA PRIVATA E PROFESSIONE – IN MOLTI HANNO CONDIVISO LE SUE PAROLE (“LA SETTIMANA LAVORATIVA DA 40 ORE È ANTIQUATA”), MA QUALCUNO L’HA CRITICATA: “E CHI LAVORA TUTTI I GIORNI CON TURNI DI 12 ORE?”. TESORI, QUELLO SI CHIAMA SFRUTTAMENTO…
-@brielleybelly123 im also getting sick leave me alone im emotional ok i feel 12 and im scared of not having time to live
? original sound - BRIELLE
Estratto da www.tgcom24.mediaset.it
Una 21enne della Carolina del Sud, negli Stati Uniti, ha pubblicato un video su TikTok in cui racconta - in lacrime - dei problemi legati alla gestione del nuovo lavoro. In particolare, Brielle Asero, questo il nome della ragazza, che si è trasferita in New Jersey, facendo la pendolare verso Manhattan, dice di lavorare dalle 9 alle 17 - a cui si aggiunge un tragitto di un'ora e mezza la mattina e di un'ora e quindici minuti il pomeriggio - e di non avere "tempo per fare nulla, nemmeno per cucinarmi la cena, o le energie per fare sport". "Sono così triste. Ho paura di non avere tempo per vivere", aggiunge. Il video è diventato virale e ha scatenato le polemiche sui social.
[...] Il video [...] ha collezionato diverse critiche negative: "E gli infermieri che lavorano 7-7 con turni di 12 ore?", "Benvenuta nel mondo degli adulti". Ma anche parecchi commenti di supporto: "100000% sì sì sì. L'intero sistema è progettato per esaurirti in modo che tu non combatta per cambiarlo. [...]", "La settimana lavorativa da 40 ore è antiquata ormai, fai bene a sentirti così".
Dopo le polemiche, la 21enne, laureata in marketing all'Università della Carolina del Sud, ha rilasciato un'intervista a Rolling Stone. " [...] Stavo solo cercando di aprire un dibattito [...]", commenta Asero. "Ma gli hater hanno trovato i miei social media personali e li hanno inondati di commenti orribili. Inoltre, alcuni siti di news hanno ripreso il mio video e dipinto i laureati come pigri, il che è tutt'altro che vero", prosegue la giovane. "La Generazione Z lavora tanto quanto le persone che ci hanno preceduto, con salari più bassi e costi della vita più elevati", conclude Asero.