“LI HO SUPPLICATI DI SMETTERLA PERCHÉ NON AVEVO MAI AVUTO RAPPORTI SESSUALI PRIMA” – L’INCUBO DELLA 13ENNE, VIOLENTATA DA SETTE EGIZIANI IN UNA VILLA PUBBLICA DI CATANIA: “IN DUE MI HANNO STUPRATA, MENTRE GLI ALTRI GUARDAVANO E TENEVANO FERMO IL MIO FIDANZATO. LI HO SUPPLICATI DI FERMARSI CHIEDENDOGLI DI NON FARMI DEL MALE” – DOPO LA VIOLENZA LA RAGAZZINA HA DENUNCIATO E, ADESSO, STA RICONOSCENDO I SUOI STUPRATORI GIÀ FERMATI E INDAGATI: HANNO TRA I 15 E I 19 ANNI E SONO TUTTI OSPITI DI UNA COMUNITÀ ALLOGGIO…
-Estratto dell’articolo di Lara Sirignano per il "Corriere della Sera"
L’ultimo se l’è trovato di fronte ieri pomeriggio. E non ha avuto esitazioni. Al sicuro in una struttura protetta, l’ha indicato guardandolo attraverso il vetro che li separava, e ha detto, decisa, agli inquirenti: «È lui, ne sono sicura».
Una determinazione e un coraggio non comuni per una ragazzina di 13 anni di Catania che ha subito lo choc di un brutale stupro di gruppo e che ha avuto la forza di denunciare.
Nei giorni scorsi, nel corso di un drammatico confronto all’americana, aveva puntato il dito contro altri due. «Uno guardava e mi teneva ferma, l’altro mi violentava»: accuse che hanno confermato i sospetti degli inquirenti che ai responsabili degli abusi — sette giovanissimi egiziani — erano già arrivati grazie all’identikit fornito dalla vittima e dal suo fidanzato, un adolescente costretto a guardare mentre violentavano la ragazzina, e grazie alle videocamere di sorveglianza del luogo in cui lo stupro è avvenuto: Villa Bellini, un giardino pubblico proprio nel cuore della città.
Stamattina gli indagati, tutti fermati sabato dai carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Catania con l’accusa di violenza sessuale di gruppo aggravata, compariranno davanti al gip per la convalida del provvedimento cautelare. Tre verranno sentiti dal giudice dei minori. In realtà uno di loro ha compiuto già 18 anni, ma gli inquirenti l’hanno accertato solo ieri. Gli altri quattro sfileranno davanti al gip presso il tribunale. Tutti hanno avvocati di ufficio e trovare penalisti disposti ad assumere le loro difese non è stato facile: diversi legali contattati hanno rinunciato al mandato.
[…] «In due mi hanno stuprata, mentre gli altri guardavano e tenevano fermo il mio fidanzato. Li ho supplicati di smetterla, di fermarsi chiedendogli di non farmi del male perché non avevo mai avuto rapporti prima», ha raccontato.
Ma la violenza non è cessata. […]
Nel frattempo uno dei sette egiziani accusati è tornato nella comunità alloggio in cui viveva. Evidentemente sconvolto, ha accennato cosa era accaduto a uno degli operatori della struttura che accoglie anche minori stranieri non accompagnati. L’uomo ha immediatamente avvertito l’equipe di psicologi e assistenti sociali e il mediatore culturale che hanno convocato il giovane. Ascoltando il suo racconto, i responsabili della comunità hanno capito che si trovavano davanti a un fatto gravissimo e l’hanno convinto ad andare dai carabinieri.
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