“LI STENDIAMO QUESTI AGENTI BASTARDI, LI FACCIAMO FUORI QUESTI POLLI" - A NANTERRE SCATTA IL PROCESSO A DUE RAGAZZI CHE HANNO PARTECIPATO ALLA RIVOLTA: RACHID, 20 ANNI, E MOHAMED, 19 (CHE RISCHIANO 6 MESI) - I VIDEO SU TIK TOK IN CUI ESIBIVANO "BOTTIGLIE DI BENZINA" E OFFRIVANO MORTAI PER RISPONDERE AI POLIZIOTTI - UNO DEI DUE HA RIFIUTATO DI RIVELARE AGLI AGENTI IL CODICE DELL’IPHONE PERCHÉ SI VERGOGNAVA DEI VIDEO PORNO SUL CELLULARE - VIDEO
-Il “diritto all’eleganza” in Francia (parte 2)#France #Nanterre pic.twitter.com/FeWHuUF6sh
— Francesca Totolo (@fratotolo2) June 30, 2023
Stefano Montefiori per il Corriere della Sera
Tribunale di Nanterre, sala quattro, processo per direttissima a Rachid e Mohamed, due ragazzi che hanno partecipato — tra la strada e TikTok — alla sommossa ormai quasi conclusa. È un’udienza che racconta tanto della Francia (e dell’Europa) di oggi, e in qualche momento verrebbe anche da sorridere se questa storia non fosse la stessa di un 17enne ucciso, un poliziotto accusato di omicidio, migliaia di arresti e feriti, danni per miliardi, e se Rachid (20 anni) e Mohamed (19) non rischiassero sei mesi di carcere.
I capi d’accusa, non gravissimi, sono in totale cinque, tra i quali «provocazione diretta, non seguita da effetti, a un raggruppamento armato nella notte tra il 2 il 3 luglio».
Insomma, minacce non portate a termine, ma che minacce: «State collegati fréres (fratelli) perché domani ci mangiamo del Kfc (il pollo Kentucky Fried Chicken), li stendiamo questi bastardi di poulet , li facciamo fuori come un mafé (piatto tipico dell’Africa occidentale, ndr )», ha gridato, facendo il gesto della pistola, un ragazzo a volto coperto — Rachid, per l’accusa — in un lungo live su TikTok, ripreso da Mohamed. Come si sarà capito, in argot i polli sono i poliziotti.
Solo che i poliziotti del commissariato di Clichy, avvisati da alcuni utenti di TikTok, tramite l’indirizzo Ip del telefonino sono risaliti ai due ragazzi.
(...) E riprende: « Monsieur si è mostrato nel video su TikTok, seguito da circa 1.500 persone, sul balcone di casa esibendo bottiglie di benzina e offrendo “mortai per rispondere ai flashball della polizia”, ripetendo “giustizia per Nahel” e “li stendiamo tutti questi Michel” (si suppone Michel significhi francese, in gergo)». Al mattino, invece di andare a mangiarsi i poliziotti, i due spacconi sono stati arrestati, e in custodia cautelare Mohamed si sarebbe rifiutato di rivelare il codice dell’iPhone come prevede la legge. «È così? —chiede il giudice —. Non le chiedo come mai, non si preoccupi».
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