“MARIO ROGGERO HA SPARATO ALL’ESTERNO E HA COLPITO ALLE SPALLE” – SI AGGRAVA LA POSIZIONE DEL GIOIELLIERE DI GRINZANE CAVOUR CHE HA UCCISO DUE DEI TRE BANDITI CHE GLI HANNO ASSALTATO IL NEGOZIO – GIOVEDÌ È STATA ESEGUITA LA PERIZIA BALISTICA CHE FORNISCE UNA RICOSTRUZIONE DIVERSA DALLA SUA VERSIONE – VACILLA L’IPOTESI DELLA LEGITTIMA DIFESA, POTREBBERO PROFILARSI ACCUSE PIÙ GRAVI
-Roberto Fiori per “La Stampa”
«Ha sparato fuori dalla gioielleria e ha colpito alle spalle».Si aggrava la posizione di Mario Roggero, il gioielliere di Grinzane Cavour indagato per omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa dopo aver reagito alla rapina subita lo scorso 28 aprile. Secondo la Procura di Asti, i colpi di pistola partiti dal suo revolver che hanno ucciso Andrea Spinelli e Giuseppe Mazzarino e ferito Alessandro Modica «risultano esser stati tutti sparati all' esterno del negozio».
Lo specifica in una nota il procuratore Alberto Perduca, dopo che giovedì è stata eseguita la perizia balistica con una approfondita ricostruzione ed è stato consentito ad avvocati, consulenti e medici legali di visionare per la prima volta i filmati che hanno ripreso quanto è avvenuto dentro e fuori la gioielleria. «In particolare - spiega la Procura -, allorché i rapinatori si davano fuga sulla pubblica via, il gioielliere con l' arma colpiva in successione Alessandro Modica alla gamba destra, ferendolo, nonché Andrea Spinelli al fianco destro e Giuseppe Mazzarino alle spalle, ciascuno attinto al cuore da un proiettile che ne cagionava la morte».
Dunque, una ricostruzione diversa da quella fornita da Roggero. Il gioielliere 66enne aveva dichiarato di essersi ritrovato in una situazione estrema. «Sono intervenuto, li ho affrontati prima a mani nude, poi ho preso l' arma, ho sparato e loro sono scappati - aveva detto -. Mi spiace sia successo un fatto così, è molto brutto, ma ho dovuto scegliere tra la mia vita e la loro». Invece, gli attimi cruciali si sarebbero svolti tutti fuori, nei pressi della Ford Fiesta bianca che i rapinatori avevano parcheggiato tra via Garibaldi e l' uscita laterale del negozio.
Chi ha visto i filmati parla di «immagini agghiaccianti e chiarissime, che non lasciano spazio a dubbi su quanto è accaduto». Per l' avvocato torinese Angelo Panza, che rappresenta i parenti di Mazzarino, «la Procura ha preso posizione su dati oggettivi, gli unici che contano in un processo penale.
Mazzarino è stato raggiunto alle spalle, con un colpo al cuore sparato fuori dalla gioielleria, mentre si stava allontanando. Lascio alla logica le conseguenze di tutto questo». Anche per Marino Careglio, legale nominato dai congiunti di Spinelli, «ciò che emerge è perfettamente in linea con le risultanze dei nostri accertamenti. Aspettiamo con fiducia la posizione giuridica che la Procura vorrà dare a questa triste vicenda».
Il procuratore Perduca e il pm Davide Greco non si sbilanciano. «L' ufficio - scrivono - prosegue gli accertamenti avvalendosi del Comando Compagnia carabinieri di Alba e dei consulenti medico-legale e balistico.
Alla conclusione, una volta ricostruito il fatto in modo completo, provvederà alla sua conforme qualificazione giuridica e alle conseguenti determinazioni». Per Roggero, se il quadro sin qui delineato sarà confermato, potrebbero profilarsi accuse ben più gravi. «L' eccesso di legittima difesa non regge più - dice l' avvocato Carla Montarolo, legale di Modica -. La Procura si esprimerà al momento opportuno, ma era necessario mettere a tacere il tam tam con qualche punto fermo, ed è stato fatto».