“MESSINA DENARO VIVE IN ZONA. DOVE PENSATE CHE SIA SE NON QUI?” – NEL NOVEMBRE DEL 2021 UN INFORMATORE ANONIMO DENUNCIAVA AI CARABINIERI LA PRESENZA DEL CAPOMAFIA NEL TERRITORIO DI CAMPOBELLO DI MAZARA: “NON LO VOGLIONO PRENDERE! QUALCUNO GLI DEVE PORTARE I VESTITI E DA MANGIARE. NON LI AVETE VISTI QUEI DUE CHE FANNO AVANTI E INDIETRO DA TORRETTA?” – LA STESSA PISTA A CUI ERA ARRIVATO REPORT NEL 2017. PERCHÉ NESSUNO SI È MOSSO PRIMA?
-Estratto dell’articolo di Giuseppe Legato per “La Stampa”
È il 19 novembre del 2021, i carabinieri della stazione di Campobello di Mazara, il paese di poco più di 11 mila abitanti in cui Matteo Messina Denaro ha trascorso, indisturbato, almeno gli ultimi due anni e mezzo di latitanza in più covi di cui ancora due scoperti dai carabinieri del Ros, redigono e depositano agli atti un'annotazione di servizio.
[…] In sintesi estrema c'è un informatore "noto agli uffici e di provata fede" (in gergo di caserma, credibile), ma rimasto anonimo negli atti trasmessi, che racconta che «Matteo Messina Denaro vive in zona. Non lo vogliono prendere! Qualcuno gli deve portare i vestiti e da mangiare. Dove pensate che sia se non qui? Non li avete visti quei due (fa i nomi) che fanno avanti e indietro da Torretta (Torretta Granitola comune del Trapanese, ndr)? C'è il vedovo della ginecologa e quello del bar».
[…] «E agli scriventi – annotano i militari – è parso si riferisse a "U Siccu", Matteo Messina Denaro». Dopo ulteriori accertamenti «si conferma che parlava di Matteo Messina Denaro».
[…] Di certo c'è che all'epoca dei fatti i carabinieri del Ros stavano già indagando sui fedelissimi […] ma è anche vero che alla pista di Torretta ci era arrivato anche Report anni prima nel 2017 tornandoci nella puntata di ieri sera. E che comunque la fonte anonima, un anno e tre mesi fa, ha detto che Matteo Messina Denaro era già lì.
Di più: «Ha sempre la stessa faccia ma è molto invecchiato. A Campobello è protetto, i giovani lo amano, il paese è malato». I ragazzi lo vedono come un idolo anche se adesso dicono tutti di non averlo mai riconosciuto. Passano con i motorini e fotografano i giornalisti appostati sotto il covo di via San Vito, ex via Cb 31/7. […]