“MI CHIEDEVANO DI MOSTRARE IL SENO. ERANO DEI DEPRAVATI” – MANUELA ARCURI RITROVA LA MEMORIA E RACCONTA LE MOLESTIE SUBITE SUL SET NEI PRIMI ANNI DI CARRIERA: “QUANDO ANDAVO AI PROVINI, OGNI TANTO C’ERA QUALCHE STUPIDO CHE CI PROVAVA, ALLUNGAVA LA MANO, MI TOCCAVA LA GAMBA, IO LA SPINGEVO VIA E LUI CI RITENTAVA E…" - "ERO GIOVANE, OGGI GLI TIREREI UNO SCHIAFFONE”
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«Ero giovane e non avevo la forza di mandarli a quel paese, oggi gli tirerei uno schiaffone». Così Manuela Arcuri racconta le molestie subite sul set nei primi anni della sua carriera quando indossava i primi panni da attrice: «Nel rapporto tra regista e attrice, il regista sente di avere il coltello dalla parte del manico - ha raccontato in un'intervista al Quotidiano Nazionale -. Le prime volte, quando andavo ai provini, ogni tanto c’era qualche stupido che ci provava, allungava la mano, mi toccava la gamba, io la spingevo via e lui ci ritentava...
Ma ero così giovane che non avevo la forza di mandarlo a quel paese, oggi gli tirerei uno schiaffone. In altri casting ti facevano le solite domande – come ti chiami, da dove vieni – e poi dicevano: ‘fai vedere il seno’. Erano dei depravati... Ma dopo due o tre volte ho capito, e gli rispondevo: se non ci sono scene di nudo, è inutile che ti faccio vedere il seno».
La storia con Gabriel Garko
Il tema poi diventa la sua storia con Gabriel Garko, che poi mesi fa ha dichiarato la propria omosessualità parlando di «relazioni costruite a tavolino» con le ex per evitare danni di immagine: «Credo che la nostra storia sia stata vera anche per lui, così ha detto lui stesso - continua la Arcuri -. Risale a molti anni fa, forse a quel tempo non aveva ancora ben deciso il suo orientamento. Poi ha capito quale fosse la sua autentica inclinazione.
La voce girava già da tempo, lui l’ha definito il segreto di Pulcinella. Continuava a nascondersi dietro un dito, ma la gente lo pensava, si avvertiva. Io però, fino a che non ho sentito le sue parole, il dubbio ce l’avevo ancora. Quando l’ha dichiarato, e ha fatto benissimo, mi sono detta: ok, adesso ho tutto più chiaro. Forse avrebbe potuto farlo anche un po’ prima».