“MI SONO STATE NASCOSTE INFORMAZIONI SULL’HACKERAGGIO DEL MIO TELEFONO” – NEL SECONDO GIORNO DI PROCESSO CONTRO L'ASSOCIATED NEWSPAPERS, IL PRINCIPE HARRY MANDA L’ENNESIMA STOCCATA ALLA FAMIGLIA REALE, ACCUSANDOLA DI AVER OCCULTATO DETTAGLI SULLA VIOLAZIONE DELLA PRIVACY: “MI È SEMPRE STATO DETTO DI NON LAMENTARMI. HO SEMPRE ACCETTATO TUTTO NEL RISPETTO DEL MIO RUOLO. I REPORTER DI ASSOCIATED NEWSPAPERS? SONO CRIMINALI CON POTERI GIORNALISTICI…”
-Estratto dell'articolo di Antonella Rossi per www.vanityfair.it
Harry è di nuovo contro la royal family. Nel corso del suo secondo giorno a Londra, dove si trova per testimoniare al processo contro l'Associated Newspapers (che pubblica il Daily Mail e il Mail on Sunday) per via della diffusione di informazioni private su di lui e sulla moglie Meghan Markle, il principe ha tirato ancora in ballo «l'Istituzione».
Il duca di Sussex ha presentato una testimonianza in cui dice esplicitamente di aver avuto sempre un rapporto difficile con la stampa dopo la morte della madre Diana
«Tuttavia, in quanto membro dell'Istituzione, la politica era di non lamentarsi mai e non spiegare mai (il “never complain never explain" caro alla regina Elisabetta, ndr). Non c'era alternativa, ero condizionato ad accettarlo. Per la maggior parte ho accettato l'interesse nelle mie mansioni pubbliche», ha aggiunto il principe.
Le cose, però, sono cambiate quando la relazione con Meghan Markle si è fatta seria. Harry si è detto «sempre più turbato dall'approccio di non agire contro la stampa sulla scia di feroci attacchi persistenti, molestie e articoli invadenti, a volte razzisti riguardanti Meghan».
Una situazione peggiorata dopo la nascita del primogenito Archie, nel 2019. E qui l'affondo: Harry è convinto che il suo telefono sia stato hackerato e che a Buckingham Palace sapessero. «L'Istituzione mi ha senza dubbio nascosto informazioni sull'hacking telefonico per molto tempo e questo è diventato chiaro solo negli ultimi tempi».
Harry, inoltre, ha anche accennato al fatto che altri membri della famiglia reale potrebbero essere stati spiati dalla stampa, ma tra di loro su questo punto non c'è mai stato un confronto, quindi lui non sa se qualcuno possa avere o meno presentato una denuncia. «C'è questo malinteso che siamo tutti in costante comunicazione l'uno con l'altro ma non è vero». Per Harry i giornalisti di Associated Newspapers sono «criminali con poteri giornalistici». E ancora: «Il pubblico britannico dovrebbe conoscere l'intera portata di questa copertura ed è mio dovere denunciarla».
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