“UNA MIA DISCESA IN POLITICA? ASSOLUTAMENTE IMPOSSIBILE” - URBANO CAIRO SMENTISCE OGNI IPOTESI DI IMPEGNO IN POLITICA: "NON VOGLIO DIRE CHE È UNA COSA CHE NON MI PIACE, MA NON È UNA COSA CHE POSSO FARE - FORZA ITALIA? TAJANI HA PRESO IN MANO LE COSE DI CONCERTO CON MARINA BERLUSCONI, MI SEMBRA CI SIA VOGLIA DI ANDARE AVANTI" - MA COME MAI QUESTA SMENTITA E’ ANDATA A FARLA A NEW YORK, ALL’INCONTRO DEL GRUPPO ESPONENTI ITALIANI?
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(ANSA) - NEW YORK, 21 GIU - Una discesa in politica di Urbano Cairo è "assolutamente impossibile". Lo ha detto lo stesso presidente di Rcs intervenendo a un incontro del Gruppo esponenti italiani (Gei) a New York. "Non voglio dire che" la politica "è una cosa che non mi piace, ma non è una cosa che posso fare". A chi gli chiedeva del futuro di Forza Italia dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi, Cairo ha detto: il ministro degli Esteri Antonio "Tajani ha preso in mano le cose di concreto con Marina" Berlusconi, "mi sembra ci sia voglia di andare avanti".
URBANO CAIRO A NY, DOBBIAMO LASCIARE LAVORARE MELONI
(ANSA) - NEW YORK, 21 GIU - "E' un momento complicato. L'Italia è cresciuta bene lo scorso anno, l'occupazione sta andando bene. C'è una buona di attività di governo": la premier Giorgia Meloni "dobbiamo lasciarla lavorare". Lo ha detto il presidente di Rcs Urbano Cairo intervenendo a un incontro del Gei, Gruppo Esponenti Italiani, a New York. A chi gli faceva notare come talvolta La7 venga ritenuta ostile nei confronti del governo, Cairo ha spiegato che nell'emittente "c'è sempre molta dialettica. Talvolta ci sono programmi che sembrano avere un atteggiamento ostile ma ospiteremmo anche più esponenti del governo se avessero voglia di venire e magari fra un po' ce l'avranno".
URBANO CAIRO, NEGLI USA NON HO CERCATO SOCI O INVESTITORI
(ANSA) - NEW YORK, 21 GIU - Negli Stati Uniti "non ho cercato nessun socio o investitori. Non ce n'è bisogno, non ho in vista investimenti importanti da cercare investitori". Lo afferma il presidente di Rcs Urbano Cairo spiegando il suo viaggio di qualche giorno negli Usa, durante il quale ha avuto "incontri interessanti" con il New York Times, il Wall Street Journal e il Washington Post ma anche con "aziende un po' corsare con idee diverse".