“MIA MADRE È MORTA DI COVID E DI COMPROMESSI” – È MORTA NADIA, LA MADRE DI SELVAGGIA LUCARELLI: AD ANNUNCIARLO È STATA LA STESSA GIORNALISTA CON UN POST SU INSTAGRAM – “NON SONO ARRABBIATA, IO STESSA HO RIPRESO IL PASSO VELOCE DI CHI HA URGENZA DI VIVERE. E SO CHE MIA MADRE AVREBBE BARATTATO IL SUO SACRIFICIO PER IL NIPOTE CHE TORNA A SCUOLA, PER ME CHE TORNO A VIAGGIARE, PER SUO MARITO CHE PUÒ PASSEGGIARE NEL PARCO, PER LA VITA DI TUTTI CHE RICOMINCIA A GERMOGLIARE” – NONOSTANTE IL LUTTO, SELVAGGIA HA PARTECIPATO COMUNQUE A “BALLANDO CON LE STELLE” – LE CONDOGLIANZE IN DIRETTA DI MILLY CARLUCCI… - VIDEO
-R. S. per il “Corriere della Sera”
«Mia madre, Nadia, è morta. È morta di Covid e di compromessi. I compromessi che tutti abbiamo accettato per continuare a vivere, lasciando inevitabilmente indietro qualcuno. Quelli come lei, nella maggior parte dei casi: i fragili».
Così, su Instagram, Selvaggia Lucarelli ha annunciato con un post la morte di sua mamma Nadia Agen, 79 anni. «Non sono arrabbiata - ha scritto ancora la giornalista -, perché io stessa ho ripreso il passo veloce di chi ha urgenza di vivere. E so che mia madre, che era prima di tutto una donna generosa, altruista, sempre in pena per il mondo, avrebbe barattato - anche consapevolmente - il suo sacrificio per il nipote che torna a scuola, per me che torno a viaggiare, per suo marito che può passeggiare nel parco, per la vita di tutti che ricomincia a germogliare».
Nonostante il lutto ieri sera Selvaggia Lucarelli ha deciso di partecipare comunque alla puntata di Ballando con le stelle dove fa parte delle giuria. All'inizio dello show ha ricevuto le condoglianze di Milly Carlucci: «Capita di scendere in pista anche in momenti difficili, per questo voglio stringere la mano a Selvaggia».
La mamma era da tempo malata di Alzheimer e la giornalista aveva condiviso sui suoi canali social il suo dolore, anche un modo per accendere una luce su una «malattia crudele che rade al suolo il futuro, inebetisce il presente, lascia in piedi qualche edificio del passato.
Mescola il tempo e le sequenze, si colloca nell'oggi un viaggio fatto da bambini, si ricorda un viaggio che non si è fatto mai, si descrive un ritorno da un luogo che non esiste. Succede, nella prima fase dell'Alzheimer, che si entri spesso in conflitto con il malato, che si finga che sia ancora una persona un po' confusa, distratta, che il malato sia un interlocutore normale e (si pensa) come tale vada trattato. È un meccanismo di negazione ingenuo e potente. E in quella discussione si cerca di difendere non la verità, ma il malato, l'idea che esista ancora così come era ieri».