“MIA MOGLIE E’ INNOCENTE” - IL BOSS URUGUAIANO SEBASTIAN MARSET, UNO DEI LATITANTI PIÙ RICERCATI DEL SUDAMERICA, INVIA DAL SUO NASCONDIGLIO UN NUOVO MESSAGGIO ALL'EMITTENTE URUGUAIANA “CANAL 4” PER SCAGIONARE LA MOGLIE ARRESTATA LA SCORSA SETTIMANA ALL'AEROPORTO DI MADRID: “STANNO PERSEGUITANDO UNA PERSONA INNOCENTE, E COME LEI C'È MOLTA GENTE CHE È FINITA IN PRIGIONE PER IL SOLO FATTO DI CONOSCERMI. MI OCCUPERÒ DI FAR DESTITUIRE IL GIUDICE E IL MAGISTRATO CHE CONDUCONO IL CASO. SONO DEI PAGLIACCI…”
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(ANSA) - MONTEVIDEO, 22 LUG - Il boss uruguaiano Sebastian Marset, uno dei latitanti più ricercati del sudamerica, ha inviato dal suo nascondiglio un nuovo messaggio all'emittente uruguaiana 'Canal 4' per scagionare la moglie arrestata la scorsa settimana all'aeroporto di Madrid. "Stanno perseguitando una persona innocente, e come lei c'è molta gente che è finita in prigione per il solo fatto di conoscermi", ha affermato Marset.
"Mi occuperò di far destituire il giudice e il magistrato che conducono il caso, loro sono i veri delinquenti", ha aggiunto. Il boss del gruppo criminale conosciuto come Primo cartello uruguaiano (Primer Cartel Uruguayo - Pcu), ha quindi rivelato che l'arresto della moglie non è avvenuto grazie a nessun tipo di intervento delle autorità.
"Mi fanno ridere questi pagliacci quando dicono che è stato grazie allo scambio di informazioni, mia moglie si è consegnata da sola", ha detto. Gianina Garcia Troche è accusata di complicità nelle attività illegali del marito. I due sono sfuggiti clamorosamente agli arresti l'anno scorso mentre erano nascosti in Bolivia.
Secondo un rapporto dell'intelligence di Asuncion, Marset aveva stabilito la sua base operativa proprio in Paraguay già nel 2019, e la sua organizzazione avrebbe trafficato circa 16 tonnellate di cocaina tra il sudamerica e l'Europa riciclando oltre 500 milioni di dollari. Marset è sospettato di essere coinvolto anche nell'omicidio del pm antidroga paraguaiano Marcelo Pecci in Colombia.