IL “MICROSOFT DOWN” LASCIA AI BOX I BOLIDI DI FORMULA 1 – MERCEDES E ALTRI TEAM HANNO VISTO I COMPUTER ANDARE IN TILT A POCHE ORE DALL’INIZIO DEL WEEKEND DEL GP D’UNGHERIA. E SONO STATI COSTRETTI A UNA CORSA CONTRO IL TEMPO PER RISOLVERE MANUALMENTE IL PROBLEMA CAUSATO DA UN ERRORE DEL SOFTWARE DI CYBERSICUREZZA CROWDSTRIKE (SPONSOR MERCEDES) – LA CRISI INFORMATICA AFFOSSA I MERCATI: SCIVOLANO MICROSOFT E LE COMPAGNIE AEREE…

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1. IL MICROSOFT DOWN BLOCCA ANCHE I TEAM F1 NEL GP D’UNGHERIA:

Estratto dell’articolo di Michele Mazzeo per www.fanpage.it

 

MICROSOFT DOWN - MERCEDES - FORMULA 1

Il blackout informatico di Microsoft, dovuto ad un errore di configurazione del software di cybersicurezza Crowdstrike, che ha scatenato un caos a livello globale, ha creato problemi anche ad alcuni team di Formula 1 impegnati sul circuito di Budapest per il weekend del GP d'Ungheria mettenone addirittura a repentaglio la partecipazione.

 

La Mercedes e i suoi team clienti (McLaren, Aston Martin e Williams) nella mattina di venerdì 19 luglio a poche ore dall'inizio delle prime sessioni di prove libere sono stati infatti costretti ad una corsa contro il tempo per sistemare i propri computer per mandare in pista i propri piloti in avvio di FP1.

 

MICROSOFT DOWN - MERCEDES - FORMULA 1

La società di servizi di sicurezza, che offre protezione contro gli attacchi informatici, CrowdStrike fornisce infatti i servizi alla Mercedes dal 2019 e il suo marchio appare anche sulle auto dei team e su caschi e tute dei piloti. Il problema ha interessato anche i PC utilizzati per quei team a cui la casa tedesca fornisce i motori, cioè McLaren, Aston Martin e Williams.

 

A confermarlo, alla testata RaceFans.net, è stato un portavoce della Mercedes che ha rivelato che a due ore dall'inizio della prima sessione di prove libere del GP d'Ungheria, i tecnici della scuderia guidata da Toto Wolff, in collaborazione con CrowdStrike, hanno dovuto affrontare manualmente il problema su ogni singolo computer che viene utilizzato durante i weekend di gara.

 

MICROSOFT DOWN - FORMULA 1

I sistemi informatici dei team di F1 sono infatti una parte fondamentale delle loro operazioni. Oltre a essere essenziali per la gestione delle auto, sono anche necessari per condividere grandi quantità di dati in tempo reale al personale che lavora in fabbrica. Ogni auto difatti genera mediamente oltre 500 Gb di dati per weekend di gara e Mercedes utilizza il software di CrowdStrike per proteggersi dalle minacce a tali informazioni. Questa volta però, a mettere a repentaglio l'acquisizione e la condivisione di questi dati, è stato proprio paradossalmente un errore del responsabile della loro cybersicurezza.

 

Alla fine il problema è stato risolto (almeno per la maggior parte dei computer di Mercedes e dei team a cui fornisce i motori) tanto che sia i piloti della scuderia tedesca George Russell e Lewis Hamilton che quelli di McLaren (Norris e Piastri), Aston Martin (Alonso e Stroll) e Williams (Albon e Sargeant) hanno preso regolarmente parte alla prima sessione di prove libere del GP d'Ungheria fin dall'inizio.

 

2. CROWDSTRIKE PERDE IL 15% A WALL STREET, MICROSOFT -1,9%

MICROSOFT DOWN - CAOS NEGLI AEROPORTI

(ANSA) - CrowdStrike affonda a Wall Street dove, all'avvio delle contrattazioni, perde il 15%. In calo anche Microsoft, che cede l'1,9%.

 

3. LA CRISI INFORMATICA COLPISCE ANCHE I MERCATI, SCIVOLANO LE COMPAGNIE AEREE. TONFO CROWDSTRIKE

Estratto dell’articolo di www.repubblica.it

La crisi informatica che sta bloccando i computer in tutto il mondo non esenta la finanza, generando problemi nell’aggiornamento degli indici e in alcune istituzioni bancarie. Ma sono soprattutto le compagnie aeree a pagare il prezzo maggiore, con problemi agli scali che generano ritardi e annullamenti dei voli.

 

MICROSOFT DOWN - CAOS NEGLI AEROPORTI

E ovviamente CrowdStrike, la società di sicurezza informatica il cui improvvido aggiornamento pare aver messo in ginocchio il cloud Microsoft, paga il conto maggiore con un calo in doppia cifra mentre il colosso dei software perde ma non crolla.

 

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Tra le incertezze geopolitiche e una campagna presidenziale Usa sempre più vicina alla possibile svolta del ritiro di Biden, i mercati continuano a scrutare verso le Banche centrali per capire che faranno al rientro dalle ferie.

 

MICROSOFT DOWN - CAOS NEGLI AEROPORTI

La Bce ha rimandato ogni decisione sul secondo taglio a settembre: il mercato lo dà piuttosto assodato, ma Lagarde si è preoccupata di recapitare il messaggio che la questione è aperta. Sul mercato sono scesi le ‘quantità’ di tagli prezzati dopo il meeting: 44 punti base per il resto dell'anno, contro i 47 punti base precedenti. E secondo la Bloomberg tra i governatori si fa strada il ragionamento che un taglio ancora potrebbe esser sufficiente, contro i due fin qui prospettati dagli analisti.

 

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Probabilmente Lagarde vorrà capire cosa vuol fare la Federal Reserve che secondo l’agenzia finanziaria si sta avvicinando al taglio dei tassi a settembre, in un contesto di crescente fiducia nella stabilità dei prezzi. Secondo l’agenzia finanziaria infatti i decisori hanno seminato indizi in questo senso, come Mary Daly che ha definito alcuni dati recenti sull'inflazione come "davvero buoni". Austan Goolsbee ha suggerito che la Fed potrebbe dover tagliare presto i tassi per evitare un peggioramento più marcato del mercato del lavoro, che si è raffreddato negli ultimi mesi.

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