“NESSUNO L'HA MAI CORTEGGIATA AL BAR” – I COLLEGHI DI SHARON VERZENI, LA 33ENNE UCCISA A TERNO D’ISOLA, SMENTISCONO LA PISTA, LANCIATA DAL PADRE, DELLE AVANCE AL LAVORO – NEL POMERIGGIO IL FRATELLO E LA SORELLA DELLA VITTIMA SONO STATI CONVOCATI IN TRIBUNALE PER ESSERE INTERROGATI – RIMANE IL MISTERO DELL’AVVICINAMENTO A SCIENTOLOGY. L’ALLARME DEL DIRETTORE DELL'UFFICIO PER LA PASTORALE DELLA DIOCESI DI BERGAMO: “CI SONO SANTONI SOCIAL CHE ARRIVANO A ESTORCERE MIGLIAIA DI EURO ALLA GENTE…”

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1. SHARON VERZENI, I COLLEGHI: «NESSUNO L'HA MAI CORTEGGIATA AL BAR». IN CASERMA IL FRATELLO E LA SORELLA DELLA VITTIMA

Estratto dell’articolo di www.leggo.it

sharon verzeni

 

Una morte che appare ancora avvolta nel mistero. Tra nuove piste, indagini e indiscrezioni, la verità stenta ad arrivare. Sharon Verzeni non avrebbe ricevuto "avance" sul luogo di lavoro. Dal locale in cui la 33enne prestava servizio come barista arriva una smentita categorica: «No, non ci risulta assolutamente», hanno dichiarato all'Adnkronos.

Mario, padre di Sergio Ruocco, il compagno della ragazza uccisa, in precedenza aveva avanzato un'altra ipotesi al quotidiano Il Giorno: «In un bar entra tanta gente, di ogni tipo. La mia ipotesi è che qualcuno possa aver infastidito Sharon, magari facendole delle avance».

 

SHARON VERZENI

Intanto, il fratello di Sharon, Cristopher Verzeni, e la sorella Melody, quest'ultima con suo marito […] sono entrati nel primo pomeriggio di lunedì 19 agosto nella caserma del comando provinciale dei carabinieri di Bergamo. Gli investigatori li hanno riconvocati per approfondire aspetti della vita privata della barista.

 

Ma l'attenzione è diretta anche sulle riprese delle telecamere di sorveglianza. Sarebbero venti le sagome riprese e a cui gli investigatori stanno cercando di dare un nome

Tra queste persone potrebbe trovarsi l'assassino della donna ma anche qualcuno in grado di poter fornire dettagli utili alle indagini. Secondo quanto riportato dai quotidiani, la qualità scarsa di molte immagini aumenta la difficoltà di chi deve scoprire la verità […]

 

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Circa quaranta, per il momento, i campioni di Dna prelevati dagli inquirenti che indagano sull'omicidio Verzeni. Si tratta di profili genetici di familiari, abitanti della zona e anche dei soccorritori: questo anche per consentire un'attività eventuale di esclusione di tracce di Dna che non si rivelassero di importanza per le indagini, come per esempio appunto quelli di chi è intervenuto per soccorrerla. […]

 

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2. BERGAMO: AMERICANO (DIOCESI), 'SCIENTOLOGY? PIÙ PERICOLOSI SANTONI SOCIAL, MOLESTIE ED ESTORSIONI DA 100MILA EURO'

(Adnkronos) - Non sono gli adoratori di Satana né i movimenti organizzati di Scientology o Testimoni di Geova. In provincia di Bergamo, negli ultimi anni, a far paura sono i santoni e i carismatici che, a mani basse, pescano sui social chiunque capiti loro a tiro, senza distinzione di classe sociale. Hanno un solo obiettivo: manipolare, ridurre in schiavitù sessuale, o spremere fino all'ultimo centesimo i poveri malcapitati. C'è chi ha consegnato quasi 100mila euro, senza fiatare.

 

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A lanciare l'allarme all'Adnkronos il direttore dell'ufficio per la pastorale dei movimenti religiosi e alternativi della diocesi di Bergamo, Simone Americano, su una città in questo momento al centro dell'attenzione per l'omicidio di Sharon Verzeni: una vicenda che ha scosso la comunità e su cui si stanno seguendo diverse piste investigative: tra queste, una in particolare punta a possibili contatti della giovane con Scientology.

 

Si tratta di fenomeni che si nascondono, si mimetizzano nell'oscurità, e scovarli è sempre una sfida. "Di solito, veniamo a saperlo perché qualche parente, disperato, ci racconta di un figlio o di una figlia che è caduto in queste trappole. A quel punto proviamo a capire, a tessere una rete per salvare il salvabile", dice Americano. Certi movimenti, quelli più conosciuti, come Scientology o i Testimoni di Geova, fanno meno paura perché sono alla luce del sole. "Le derive pericolose ci sono anche lì, non fraintenda, ma almeno sappiamo dove guardare".

 

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Secondo il diacono i veri problemi sono in quei gruppetti minuscoli, di una ventina o trenta persone, che si radunano attorno a qualche sedicente leader carismatico. "Sono quelli - dice - che, con un sorriso, ti portano via tutto: soldi, dignità, talvolta anche la vita. Promettono salvezza, e in cambio ti estorcono fino all'ultimo centesimo, raccontandoti frottole su apocalissi imminenti o su necessità urgenti che esistono solo nella loro testa".

 

Questi santoni, spiega, sono bravi: sanno manipolare, trovare il punto debole, scavare nelle fragilità, e catturano l'anima prima ancora che tu possa rendertene conto. "E non guardi solo ai poveracci: ho visto persone colte, professionisti, padri e madri di famiglia, crollare sotto il peso di queste seduzioni".

 

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C'è chi dice di essere in contatto con i morti, chi invece di parlare con i Santi, il minimo comune denominatore di queste realtà è spesso uno: la violenza. "La prima - dice Americano - è l'estorsione di denaro, una truffa vecchia come il mondo: qualcuno ha lasciato migliaia di euro per gli acquisti più assurdi.  La seconda è la possessione della persona. Qui il sedicente carismatico si trasforma in un burattinaio: ti dice di smettere di fare sport perché 'ti fa male', di lasciare il fidanzato perché 'non è quello giusto', di abbandonare le cure mediche perché "non servono a niente". Tutto per il puro gusto di esercitare potere, di vedere un essere umano ridotto a una marionetta. La terza, purtroppo, è l’abuso sessuale".

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I GENITORI DI SHARON VERZENI
I GENITORI DI SHARON VERZENI CON SERGIO RUOCCO
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I FAMILIARI DI SHARON VERZENI
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