“NESSUNO PUÒ CAMBIARE IL PASSATO” – RE CARLO NON SI SCUSA APERTAMENTE PER LO SCHIAVISMO NELLE EX COLONIE DEL COMMONWEALTH E PROVA A BUTTARE LA PALLA IN AVANTI: “POSSIAMO IMPARARE LA LEZIONE E FERMARE LE INUGUAGLIANZE CHE CONTINUANO” – È UN MODO PER RISPEDIRE AL MITTENTE LE RICHIESTE DI RISARCIMENTI E COMPENSAZIONI CHE LASCEREBBERO IN MUTANDE LA CORONA – MA C’È UN ALTRO DETTAGLIO DEL DISCORSO CHE NON È PASSATO INOSSERVATO…

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Estratto dell'articolo di Enrica Roddolo per www.corriere.it 

 

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«Per tutti gli anni che Dio vorrà concedermi, seguirò il Commonwealth », ha detto re Carlo a Samoa per il vertice della rete di nazioni nata sulle ceneri dell'impero britannico. Una promessa che ricorda quel «prometto di servirvi fino alla fine», ribadito spesso dalla regina Elisabetta II al Commonwealth ma soprattutto al Regno Unito, negli ultimi anni di vita.  Insomma, una conferma che Carlo come la regina ieri, prende il giuramento prestato all'incoronazione a Westminster Abbey nel 2023 molto seriamente: un impegno a guidare il Paese che nulla, neppure la malattia fino alla morte potrà spezzare.

 

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[…] il re davanti ai delegati ha detto che «Nessuno può cambiare il passato, ma possiamo imparare la lezione e fermare le inuguaglianze che continuano».

 

Anche perché con lui a Samoa c’è anche il premier Sir Keir Starmer che ha fatto capire ai delegati riuniti che si tratta di guardare al futuro, più che a rivendicazioni del passato. Le richieste di riparazioni per colonialismo o schiavitù parlano di risarcimenti, compensazioni che potrebbero per esempio concretizzarsi nell’estinzione del debito dei Paesi.

 

[…]

 

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