“NOI SIAMO GENTE VIZIATA CHE LAVORA 30 ORE AL GIORNO, PAGA UN MUTUO E COMPRA A RATE. NON SIAMO UMILI COME TE” - LUCIANA LITTIZZETTO DISINTEGRA MICOL INCORVAIA, UNA DEI MORTI DI FAMA DEL “GF VIP”, RIMASTA “SCONVOLTA” PER IL FATTORINO AMAZON CHE L’AVEVA SVEGLIATA CITOFONANDO ALLE 9.30: “HO RICEVUTO UN MESSAGGIO DA PARTE DEL FATTORINO. ERRORE MIO, DOVEVO ASPETTARE CHE TI SVEGLIASSI TESORO, STRAPPANDOMI I PELI DEL NASO NELL'ATTESA DI FARE ALTRE 18 CONSEGNE IN MEZZ'ORA…”
Estratto dell'articolo da www.leggo.it
Non le manda a dire Luciana Littizzetto. A Che tempo che fa, stavolta, il momento lettera è dedicato tutto a Micol Incorvaia che poco tempo fa aveva raccontato di essere rimasta «sconvolta» perché il corriere Amazon l'aveva svegliata, citofonando alle 9.30 del mattino. A raccontarlo è stata proprio l'ex gieffina su Instagram e la notizia ha fatto il giro del web scatenando diverse polemiche.
[…] «Ho ricevuto un messaggio da parte del fattorino di Amazon che mi ha chiesto se cortesemente potevo dare questo messaggio alla Micol» esordisce la conduttrice. E qui comincia la lettura: «Cara Micol, grandissima sorella vip...»
La lettera
«Sono il fattorino di Amazon - inizia candidamente Luciana -, mi spiace averti tirata giù dal letto a quell'ora infame obbligandoti a fare due passi, avrei dovuto immaginare che tu dormissi ancora. Mi sono sentito sporco nell'anima, colpevole fino al terzo grado di giudizio nominami pure come al grande fratello e condannami senza televoto […] Io che mi ero comodamente alzato alle 5.00 ed ero andato a ritirare il furgone per iniziare il mio giro di consegne. Errore mio, dovevo aspettare che ti svegliassi tesoro, strappandomi i peli del naso nell'attesa. Anzi, scusami se non ti ho nemmeno portato un croissant appena sfornato da cannavacciuolo».
Le parole al "miele"
«Perdonaci, noi siamo gente viziata che lavora 30 ore al giorno e paga un mutuo e compra le cose a rate. Non siamo umili come te. Adesso devo lasciarti Micol, vorrei scriverti di più ma devo fare 18 consegne in mezz'ora. Ti auguro buon appetito, credo che sia più o meno l'ora...» E infine, la stoccata: «Scambiamoci i numeri e mi chiami quando vuoi tu, anche di notte, quando torni dalla discoteca se ti viene meglio, mi vesto e arrivo. Buonanotte Micol, torna a dormire che è la cosa che ti viene meglio».