“NON CHIUDEREMO PIÙ I NOSTRI CONFINI AI RIFUGIATI CHE VOGLIONO ANDARE IN EUROPA” - I MILIARDI CHE ABBIAMO DATO A ERDOGAN PER TENERSI I MIGRANTI NON SERVONO PIÙ A NIENTE: DOPO I RAID DI ASSAD CHE HANNO UCCISO 33 TURCHI IL DITTATORE TURCO SI VENDICHERÀ APRENDO I CONFINI – LA GRECIA ANNUNCIA CHE RAFFORZERÀ I CONTROLLI, MA SARÀ IMPOSSIBILE TENERE BLOCCATA L’ONDATA, GIÀ PARTITA QUESTA MATTINA DOPO L’ANNUNCIO DI UN FUNZIONARIO TURCO – VIDEO
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1 – TURCHIA, NON FERMEREMO PIÙ I MIGRANTI VERSO L'EUROPA
(ANSA-AFP) - Turchia non fermerà più i migranti che vogliono andare in Europa. Lo ha detto un alto funzionario turco dopo i raid nel nord della Siria che hanno ucciso 33 soldati turchi. "Non chiuderemo più i nostri confini ai rifugiati che vogliono andare in Europa", ha detto un alto funzionario turco che è voluto rimanere anonimo. La decisione, ha rivelato, è stata presa nella notte durante un consiglio di sicurezza straordinario presieduto dal presidente Rece Tayyip Erdogan. Secondo i media turchi, stamattina gruppi di migranti si stanno dirigendo verso il confine con la Grecia, nell'ovest della Turchia.
2 – PRIMI PROFUGHI VERSO CONFINE GRECO DA TURCHIA
(ANSA) - Primi gruppi di alcune decine di profughi si stanno dirigendo a piedi dalla Turchia verso il confine con la Grecia, dopo che Ankara ha deciso ieri sera di aprire di fatto la frontiera in risposta al mancato sostegno occidentale che lamenta a Idlib contro le forze governative siriane. Lo riferiscono le tv locali, mostrando le immagini di persone in cammino sul ciglio della strada, tra cui donne e bambini.
3 – MIGRANTI: GRECIA, RAFFORZEREMO I CONTROLLI AI CONFINI
(ANSA-AFP) - La Grecia ha annunciato che rafforzerà i controlli ai confini con la Turchia dopo che Ankara ha annunciato l'intenzione di lasciar passare tutti i migranti che intendono recarsi in Europa. Secondo i media turchi, ci sono già gruppo di rifugiati che stamane si stanno dirigendo verso il confine con la Grecia, nell'ovest della Turchia.
4 – SIRIA: TURCHIA, NO-FLY ZONE O SARÀ GENOCIDIO A IDLIB
(ANSA) - - "La comunità internazionale deve agire per proteggere i civili e imporre una no-fly zone" sulla regione di Idlib nel nord-ovest della Siria. Lo scrive su Twitter il capo della comunicazione della presidenza turca, Fahrettin Altun, dopo l'uccisione ieri sera di almeno 33 soldati di Ankara in un raid attribuito all'aviazione di Damasco. "Una ripetizione dei genocidi del passato come in Ruanda e Bosnia non può essere permessa a Idlib", ha aggiunto.
"Abbiamo risposto e continueremo a rispondere" agli attacchi contro i soldati turchi e i civili, ha aggiunto Altun, citando i raid di rappresaglia compiuti la scorsa notte da Ankara. "Milioni di civili vengono bombardati da mesi dal cielo. Le infrastrutture, comprese scuole e ospedali, vengono prese di mira sistematicamente dal regime. Un genocidio sta avvenendo lentamente sotto i nostri occhi. Chi ha una coscienza e una dignità deve alzare la voce", ha proseguito il portavoce, secondo cui "il regime ha tratto vantaggio per anni dal silenzio internazionale di fronte ai suoi crimini. "Abbandonare Idlib al suo destino significherà che i sogni del regime si realizzeranno. Hanno compiuto una pulizia etnica e demografica nella regione. Non possiamo girarci dall'altra parte".
5 – SIRIA, SALE A 33 BILANCIO SOLDATI TURCHI UCCISI IN RAID AEREO A IDLIB
(LaPresse/AP) - E' salito a 33 il bilancio dei soldati turchi uccisi durante un raid aereo delle forze governative siriane a Idlib, in Siria. Si tratta del maggior numero di militari uccisi da quando Ankara è intervenuta nel conflitto siriano nel 2016. L'attacco è il risultato di una esclation di tensioni tra le forze turche e quelle siriane sostenute dall russia.
6 – SIRIA, TURCHIA: NEUTRALIZZATI 1.709 SOLDATI DI ASSAD
(LaPresse) - Le forze armate turche in Siria hanno "neutralizzato" 1709 soldati del regime siriano di Bashar al-Assad in 17 giorni nelle operazioni a Idlib. Lo riferisce l'agenzia turca Anadolu. Secondo quanto riferito da Ankara sono stati inoltre distrutti 55 carri armati, 3 elicotteri, 18 blindati, 29 obici, 21 veicoli militari e diversi depositi di munizioni.