“NON HO NESSUNA SPERANZA PER UN GIUSTO PROCESSO” - LA EX COMPLICE E AMANTE DEL PORCELLONE JEFFREY EPSTEIN, GHISLAINE MAXWELL, RACCONTA LE CONDIZIONI DELLA SUA DETENZIONE: “SONO IN DISUMANO ISOLAMENTO. NON POSSO PIÙ FARE LA DOCCIA OGNI GIORNO A CAUSA DELL'INQUIETANTE GUARDIA CHE MI FISSA. DA UNA FOGNATURA APERTA E’ SALTATO FUORI UN TOPO…” - IL PROCESSO INIZIERA’ IL 29 NOVEMBRE
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(ANSA) - Una vita di inferno nel carcere dove è detenuta e quasi nessuna speranza di un processo giusto. Ghislaine Maxwell, la complice di Jeffrey Epstein, parla per la prima volta da dietro le sbarre. Lo fa in un'intervista esclusiva al Daily Mail, che ne diffonde delle anticipazioni. Maxwell descrive condizioni della sua detenzione: è costretta a non farsi più la doccia ogni giorno a causa dell'"inquietante guardia" che la fissa.
In seguito a una fognatura aperta nella sua cella un topo le ha fatto regolarmente visita. "L'ho detto alle guardie ma non hanno fatto nulla fino a che il topo non è saltato fuori e la guardia ha urlato terrorizzata. A quel punto la fognatura è stata chiusa", racconta al Daily Mail denunciando il "disumano" isolamento a cui è costretta. Lunedì inizierà la selezione della giuria per il processo di Maxwell, che si aprirà il 29 novembre ed è atteso durare sei settimane.