“NON C’È POSTO PER IL TEPPISMO RAZZISTA NELLE NOSTRE STRADE”- BORIS JOHNSON CONDANNA GLI SCONTRI A LONDRA TRA ESTREMISTI DI DESTRA E POLIZIA CHE HANNO PORTATO A OLTRE 100 ARRESTI- “CHIUNQUE ATTACCHERÀ GLI AGENTI AFFRONTERÀ LA GIUSTIZIA” – NEI TAFFERUGLI FERITO ANCHE UN FOTOREPORTER ITALIANO CORRADO AMITRANO- VIDEO
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Da nordest24.it
“Non c’è posto per il teppismo razzista nelle nostre strade. chiunque attaccherà la polizia affronterà la giustizia”. Lo ha scritto su Twitter il premier britannico Boris Johnson a proposito degli scontri ieri a Londra tra polizia ed estremisti di destra che hanno portato a oltre 100 arresti-
“Queste marce e queste proteste sono state sovvertite dalla violenza e violano le nostre linee guida attuali”, ha sottolineato il primo ministro. “Il razzismo non fa parte del Regno Unito, dobbiamo lavorare affinché questa sia una realtà”, ha detto Johnson.
LONDRA
Tensione tra estremisti di destra e polizia a Londra. Nonostante gli appelli a evitare assembramenti, i nazionalisti britannici si erano dati appuntamento per una manifestazione "in difesa dei nostri monumenti". Negli scontri è rimasto ferito anche il fotoreporter napoletano Corrado Amitrano.
Il giornalista stava documentando i fatti con la sua macchina fotografica quando è stato preso di mira da un gruppo di estrema destra. L'intervento della polizia lo ha salvato da conseguenze peggiori.
"Erano tanti, ho cercato di scappare ma non ci sono riuscito e mi hanno rotto il naso": ha dichiarato Amitrano all'Adnkronos. " E' stato un attacco vile diretto ai media, a coloro che stavano lavorando per documentare quanto sta accadendo per le strade di Londra.
C'erano altri ragazzi, giornalisti e fotoreporter, ho cercato di aiutarne uno che era caduto e proprio in quel momento mi hanno preso a calci e pugni e mi hanno rotto il naso. E poi ho protetto la macchina fotografica. Sono finito in ospedale, accompagnato anche dalla polizia - prosegue il racconto Amitrano - mi hanno messo dei punti. Io volevo tornare in piazza a fare il mio lavoro, ma i colleghi e medici mi hanno fermato".
Il premier Boris Johnson ha affidato a Twitter parole di condanna per la violenza: "Non c'è spazio per il teppismo razzista sulle nostre strade".
L'altra protesta programmata nella capitale britannica, quella del movimento Black Lives Matter, che nei giorni scorsi aveva anche visto episodi di violenza contro alcune figure storiche del Regno Unito, era stata annullata dagli organizzatori per evitare lo scontro con i gruppi di estrema destra.
Tra i manifestanti oggi anche Paul Golding, leader di Britain First, e gruppi di tifosi di calcio provenienti da tutto il Paese. Alcuni si sono radunati davanti alla statua di Winston Churchill, nella piazza del Parlamento, altri davanti al Cenotafio.
L'atmosfera si è surriscaldata quando alcuni manifestanti hanno tentato di superare le transenne davanti a Downing Street e hanno lanciato oggetti e pietre contro la polizia. Il ministro degli Interni, Priti Patel, ha pubblicato su Twitter i video degli scontri definendoli "inaccettabili atti di violenza".
"Chiunque compia violenza o vandalismi dovrà risponderne davanti alla giustizia - ha scritto Patel -. La violenza verso i nostri agenti non sarà tollerata".