“NON SONO STATO IO. SE FOSSE COSÌ SAREI UNA BESTIA. E NON LO SONO” – SHABBAR ABBAS, PADRE DI SAMAN, LA RAGAZZA PAKISTANA UCCISA A NOVELLARA, DOPO L’ESTRADIZIONE IN ITALIA NEGA DI AVER AMMAZZATO LA FIGLIA E DI AVER COMMISSIONATO L’OMICIDIO: “MIO FRATELLO DANISH NON È VENUTO A DORMIRE A CASA MIA QUELLA NOTTE. NON MI SONO OPPOSTO AL MATRIMONIO CON SAQUIB, ANZI. FURONO I SUOI GENITORI A NON DARE L’ASSENSO…” - VIDEO: L'INTERCETTAZIONE IN CUI DICEVA "L'HO UCCISA IO"
-
Estratto dell’articolo di Giuseppe Leonelli per www.corriere.it
Nega categoricamente non solo di avere ucciso la figlia, ma anche di averle negato il matrimonio con il fidanzato Saqib Ayub. Shabbar Abbas, il padre di Saman, la ragazza pakistana uccisa a Novellara, dopo l'estradizione dal Pakistan ha avuto tre colloqui con i suoi avvocati difensori, Enrico Della Capanna e Simone Servillo.
«Abbiamo incontrato Shabbar per la prima volta sabato ma non dormiva da giorni e, a causa delle condizioni fisiche precarie, il colloquio è durato pochi minuti - spiega […] Servillo -. Lo abbiamo rivisto lunedì e martedì e […] abbiamo finalmente potuto fare il punto leggendo insieme gli atti del processo».
Nei colloqui il padre della ragazza ha negato ogni tipo di responsabilità nella morte della figlia smentendo le testimonianze rese sia da suo fratello Danish Hasnain, zio di Saman, sia dal fratello minorenne della vittima.
«Non è vero che Danish venne a dormire a casa mia la notte dell'omicidio» , ha detto Shabbar, affermando altresì di non avere mai ostacolato le nozze di Saman. «Come fanno a dire mia figlia uccisa per motivi di religione. Se fosse così sarei una bestia. E io non sono una bestia […] Quando vidi le foto di Saman col ragazzo, decisi di incontrare i genitori di Saquib per chiedere se acconsentissero al matrimonio, ma furono proprio loro a non dare il proprio assenso affermando che il figlio doveva sposare un'altra donna».
[…] Sui possibili responsabili del delitto Shabbar Abbas non avrebbe puntato il dito contro nessuno, «semplicemente - spiega l'avvocato Servillo - avendo lo zio indicato il luogo dove venne ritrovato il corpo della ragazza, il padre per deduzione ritiene che il delitto sia avvenuto nell'ambito familiare».
E lo stesso legale anticipa uno degli elementi che verranno usati dalla difesa in Aula. «Non posso ancora entrare nei dettagli, ma posso dire fin d'ora che nel famoso video nel quale si vede Shabbar rientrare in casa la notte tra il 30 aprile e il primo maggio, l'uomo non aveva con sé lo zaino della figlia, come si è ripetuto più volte in questi mesi».