“OH REGA, LA SITUAZIONE È GRAVE” – LA PAURA CORRE SULLE CHAT DEI PISCHELLI DI ROMA NORD DOPO I PRIMI CASI DI RAGAZZI RISULTATI POSITIVI DOPO AVER PARTECIPATO ALLA MEGA FESTA AL COUNTRY CLUB DI PORTO ROTONDO: “STIAMOCENE PER GLI AFFARI NOSTRI. CON LE MASCHERINE. ALMENO HANNO CHIUSO LE DISCOTECHE. NON CAPISCO PERCHÉ LE AVEVANO RIAPERTE” – IL DJ ROMANO LORENZO PALAZZI È POSITIVO: POCHI GIORNI PRIMA DELLA SERATA IN SARDEGNA AVEVA SUONATO AD ANSEDONIA…
-Margherita De Bac ed Erica Dellapasqua per il "Corriere della Sera"
Il giorno dopo l’allarme per i contagi alla festa di Porto Rotondo, la paura corre sul filo delle chat. E prevale la suggestione che possa succedere a tutti di beccarsi il Covid 19 come nelle discoteche della Sardegna, Porto Ercole, Ibiza, Cavallo, Ponza. «Rega io non me la sento di salire in paese. Voi?». «Io no». «Dici?». «Alla fine effettivamente è grave». «Evitiamo. Stiamocene per gli affari nostri. Con le mascherine». «Sì, cacchio». E ancora: «Almeno hanno chiuso le discoteche però». «Non capisco perché le avevano riaperte».
Stralci di conversazioni tra i «rega» di Roma Nord, il quadrante della città che ingloba Parioli, Prati, sfiora il Flaminio, ha in Vigna Clara la Capitale, e poi sale fino alla Balduina percorrendo Via Cortina d’Ampezzo e Camilluccia. I quartieri cosiddetti «bene» che almeno dal punto di vista dei comportamenti per evitare il virus non lo sono. Anzi, non lo erano.
Adesso dopo l’esplosione di casi sotto Ferragosto la sensazione di pericolo sembra aver fatto breccia. Non più sfida e sfrontatezza. Nelle chat i gruppi segnalano i nomi di amici tornati positivi dalle vacanze, indicano i luoghi del contagio, l’ora in cui è avvenuto «e chi c’era faccia il test». Il Cts stima che l’apporto ai numeri dell’infezione legato ai giovani sia tra il 25 e il 40% del totale, calcolando quelli che sono stati all’estero.
Però il virus è più diffuso di quanto dicano i bollettini, basati sul riscontro delle diagnosi al tampone. Il resto è un sommerso che rischia di travolgere tutto. Ma la consapevolezza del problema Covid sta emergendo anche tra i ragazzi. Si gira pagina, pare. E lo slogan ripreso dal vignettista Osho - «La notte leoni, il giorno tamponi» — non fa più ridere perché ora dilaga «la strizza». Come nel caso della festa a Porto Rotondo.
Lorenzo Palazzi, il dj romano tra i protagonisti della festa al Country Club, è il primo ad ammettere di essere risultato positivo al tampone, esame fatto il 15 agosto e dunque pochissimi giorni dopo la serata-evento del 9. Cita Umberto Eco: «Ci vuole sempre qualcuno da odiare per sentirsi giustificati nella propria miseria», e poi si affaccia su Instagram dalla sua casa nel centro di Roma, dov’è in quarantena.
«Ero in perfetta salute e condizione fisica, privo di febbre o sintomi legati al Covid in entrambe le serate in cui ho suonato l’ultima settimana - scrive -. Il 14 agosto mi è stato comunicato che persone con le quali ho avuto contatti in diversi locali e situazioni (Porto Cervo e Porto Rotondo) risultavano positive». E continua: «Il 15 mi sono recato dunque ad effettuare io stesso il tampone, al quale sono risultato positivo. Ad oggi sono in quarantena ancora asintomatico».
Poi lo sfogo: «È ingiusto e mortificante indicare me o il nostro staff come portatori del virus in altre zone, i focolai sono dilagati in tutta Italia (basterà attendere qualche giorno)». Un messaggio poco rassicurante, viste le foto dei locali stipati di ragazzi, anche senza mascherine, anche al «chiuso», come può essere la consolle che in effetti è il luogo più vicino, purtroppo in questo caso, ai dj.
Il fatto è che, ormai, la catena di contagi appare sempre più lunga. Sardegna, molto probabilmente Toscana (Palazzi aveva pubblicizzato anche un altro evento al La Capannuccia di Ansedonia il 12 agosto) e poi Roma, in particolare Roma Nord, i quartieri «bene» della Capitale.
Da dove il dj posta, infatti, la sua quarantena, e dove è ormai cominciata la corsa ai test: del resto, per i ragazzi in vacanza ci sono tante occasioni d’incontro. Tra i protagonisti della festa al Country Club c’erano anche i dj Francesco Maria e il figlio di Paola Perego Riccardo Carnevale, che spesso collaborano alle serate del Maxxi curate da Manfredi Alemanno, figlio dell’ex sindaco di Roma. C’è anche lui in quella foto scattata in Sardegna con i dj e gli altri amici: sorridevano tutti, senza paura.