“ORA DEVO FARMI DAVVERO FORZA” - A SORPRESA ARRIVA IN TRIBUNALE LA RAGAZZA CHE ACCUSA CIRO GRILLO E GLI AMICI DI STUPRO DI GRUPPO - LE DUE RAGAZZE COINVOLTE NEL CASO SONO OGGI IN AULA A TEMPIO PAUSANIA: DOPO LE UDIENZE DI OGGI E DOMANI CON L’AMICA, I GIUDICI PROSEGUIRANNO CON LA RAGAZZA CHE HA DENUNCIATO PER PRIMA LE VIOLENZE – LA TESTIMONIANZA: “LE CHIEDEVO CHE COSA FOSSE SUCCESSO AVENDOLA VISTA NUDA NEL LETTO, LEI INIZIALMENTE NON MI RISPONDEVA. POI MI HA DETTO: MI HANNO VIOLENTATA. CHI? ”TUTTI”
-Giusi Fasano per corriere.it - Estratti
A un passo l’una dall’altra. Roberta e Silvia, le due amiche del caso Grillo, sono nel tribunale di Tempio Pausania. Oggi e domani le udienze sono state fissate per sentire Roberta, arrivata a Tempio con i legali Vinicio Nardo e Fiammetta Di Stefano. Ma a sorpresa si è presentata anche Silvia accanto ai suoi avvocati, Giulia Bongiorno e Dario Romano.
«Ora devo farmi davvero forza», ha detto la ragazza a Bongiorno, prima di entrare in tribunale. Aveva aspettato in una saletta, poi è arrivata l’ora di salire. Avrebbero anche potuto farla assistere all’udienza di Roberta, ma gli avvocati dei ragazzi si sono opposti.
Il processo
Le due ragazze sono entrambe parti offese nel procedimento per violenza sessuale di gruppo contro il figlio di Beppe Grillo, Ciro, e i suoi amici Vittorio Lauria, Edoardo Capitta e Francesco Corsiglia .
Dopo le udienze di oggi e domani per Roberta i giudici proseguiranno, appunto, con Silvia, la ragazza che ha denunciato per prima le violenze accusando i quattro ragazzi di aver abusato di lei, prima il solo Corsiglia e poi gli altri tre tutti assieme, dopo averla fatta bere a forza.
Tre di loro (Corsiglia escluso) sono chiamati in causa con il reato di violenza sessuale di gruppo per aver scattato fotografie e girato un breve filmato in pose e atteggiamenti sessualmente espliciti accanto a Roberta che dormiva sul divano e che non si è accorta di nulla. Da lì la sua denuncia e la sua presenza in aula, oggi.
Ai carabinieri della Compagnia Duomo di Milano, il 27 agosto 2019, Roberta aveva raccontato quanto avvenuto in Sardegna all’alba del 17 agosto 2019.
«Quando mi sono svegliata ero sola, sul divano in sala», aveva detto. «Saranno state le 12,30- 13. Mi sono alzata e sono andata a cercare Silvia (lei dice il nome reale dell’amica che noi chiamiamo Silvia, ndr). L’ho trovata nella prima stanza a destra, nel letto,nuda, ed era sola.
L’ho svegliata, l’ho vista molto confusa e sconvolta, aveva tutto il trucco colato, si guardava attorno, credo che non riuscisse a capire dove si trovasse. Mi è capitato di vederla ubriaca in altre occasioni, ma mai in quello stato, quindi in quel caso non mi è sembrato che fosse per gli effetti dell’alcol. Le chiedevo che cosa fosse successo, soprattutto avendola vista nuda nel letto, lei inizialmente non mi rispondeva. Poi glielo chiedevo di nuovo e alla fine mi rispondeva: mi hanno violentata. Chi?, ho chiesto. E lei: tutti. Le chiedevo cosa voleva che facessi. E lei: andiamo via di qui».
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