“PASQUALE STRIANO NON HA MAI DIVULGATO NOTIZIE” – L’AVVOCATO DEL FINANZIERE INDAGATO PER IL PRESUNTO DOSSIERAGGIO ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA: “HA SEMPRE FATTO IL SUO LAVORO NEL RISPETTO DELLE REGOLE. IL MIO ASSISTITO HA FORNITO LA SUA VERSIONE DEI FATTI: IL SUO LAVORO ERA INVESTIGARE, LO FA DA QUASI TRENT’ANNI. E SE SI È IMBATTUTO IN NOMI DI POLITICI IL SUO LAVORO È SEMPRE STATO SOTTOPOSTO AL VAGLIO DELL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA” – RENZI, CASALEGGIO, SANTANCHÈ, CASALINO: BASTA UNA SEGNALAZIONE E TUTTI  I DATI FINANZIARI POSSONO DIVENTARE DI DOMINIO PUBBLICO…

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“Dossieraggio su politici e manager”, l’avvocato del finanziere indagato: “Non ha mai divulgato notizie a terzi”

Estratto da www.ilfattoquotidiano.it

 

LA REPUBBLICA - IL GIORNALE - IL RIFORMISTA - TITOLI SUL PRESUNTO DOSSIERAGGIO

“Il mio assistito non ha mai fatto alcun dossier, ha sempre fatto il suo lavoro nel rispetto delle regole”. A tre giorni dallo svelamento di una inchiesta della procura di Perugia su un ipotizzato dossieraggio ai danni di diverse personalità da parte di un finanziere, è il legale dell’indagato a parlare.

 

L’avvocato Massimo Clemente, difensore di Pasquale Striano, l’ufficiale della Guardia di Finanza indagato per accesso abusivo a sistema informatico nell’inchiesta trasferita da Roma a Perugia all’Adnkronos dichiara: “Siamo colpiti dal clamore che ha assunto questa vicenda. Abbiamo appreso dalla stampa che l’indagine dalla procura di Roma è stata trasferita a quella di Perugia.

 

SPIONEN - POSTER BY MACONDO

Davanti ai magistrati di piazzale Clodio – spiega il penalista – il mio assistito ha reso un interrogatorio dove ha fornito la sua versione dei fatti e non ha difficoltà a farlo nuovamente davanti ai pm di Perugia. Ora confidiamo che il lavoro della magistratura sia rapido per poter dimostrare che non ha commesso alcun reato: ha sempre svolto il suo compito con rigore, senso del dovere e non ha mai divulgato notizie a terzi”. “Il suo lavoro era investigare, lo fa da quasi trent’anni. Faceva parte di un gruppo che si occupava di indagini sulla criminalità organizzata. E se nel corso delle attività si è imbattuto in nomi di politici il suo lavoro è sempre stato sottoposto al vaglio dell’autorità giudiziaria. Non ha mai usato le indagini – ribadisce il difensore del finanziere – per attività di dossieraggio”.

ROCCO CASALINO E JOSE CARLOS ALVAREZ

 

INCHIESTA DI PERUGIA, IL MERCATO DEI RICATTI: DA RENZI A CASALEGGIO E SANTANCHÈ, I DATI FINANZIARI DIVENTATI DI DOMINIO PUBBLICO

Estratto dell’articolo di Giuseppe Salvaggiulo per “La Stampa”

 

[…] UF201700000000385948. È il numero di protocollo di una Segnalazione di operazioni sospette. Per la precisione, quella «inoltrata da un intermediario bancario nei confronti di Carrai Marco». Conteneva la «descrizione dell’attività sospetta» (un bonifico estero da 500mila euro sul suo conto corrente personale) e i «motivi del sospetto»: importo anomali e assenza di causale.

 

Secondo prassi, la successiva relazione tecnica dell’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia, inviata al Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza, contestualizza la segnalazione. È poi la stessa Finanza a connettere queste informazioni grezze con le indagini giudiziarie, a informare i pm, a sviluppare i dati «interessanti».

 

Marco Carrai con Matteo Renzi

Nel caso di Carrai, erano tre le Sos ritenute meritevoli di «approfondimento» in ragione di «reiterate anomalie». Nell’ambito di questa «analisi» la Finanza si era imbattuta nel 2019 nella «altrettanto anomala emissione di un assegno circolare» di 5mila euro richiesta da Carrai con beneficiaria «una neo-impresa di consulenza che vedeva come titolare effettivo e amministratore unico il senatore Matteo Renzi».

 

Per questo alla Sos era stato allegato l’estratto del conto corrente di Renzi con il dettaglio dei bonifici tra il 2018 e il 2020, compresi quelli ormai famosi dall’Arabia Saudita. Informazioni tratte dall’anagrafe tributaria, dichiarazioni dei redditi, elenco fatture, atti notarili.

ONORATO MOGLIE GRILLO 9

 

Renzi è entrato anche in altre Sos. Motivo per cui da anni denuncia operazioni di dossieraggio. […]

 

Fatto sta che dati sensibili di questo tipo sono tra quelli drenati dalle centinaia di ricerche informatiche su cui sta indagando ora la procura di Perugia. Ricerche effettuate in parte nella banca dati della Procura nazionale antimafia, in parte in quella della Finanza. Quindi le informazioni originate dalle Sos possono prendere due strade diverse: una legittima, nell’ambito di inchieste giudiziarie; l’altra parallela, abusiva e con finalità improprie, fino all’ipotesi di killeraggi e ricatti.

 

guido crosetto foto di bacco (4)

Negli ultimi anni, Sos e riguardanti personaggi politici sono diventate di dominio pubblico. Quella sul ministro Crosetto, da cui è partita l’indagine, riguardava 1,8 milioni di euro ricevuti tra il 2018 e il 2021 nell’ambito della sua attività professionale da Leonardo, colosso pubblico dell’industria militare.

 

Con una Sos, peraltro un rivolo della stessa inchiesta fiorentina su Renzi, erano stati segnalati dall’Unità di informazione finanziaria di Bankitalia alla Guardia di finanza pagamenti della Moby dell’armatore Vincenzo Onorato a Grillo e Casaleggio per totali 850mila euro, a fronte di «accordi di partnership» e consulenze. […] E così è poi stata sviluppata a Milano, con l’archiviazione per Casaleggio e l’accusa di traffico di influenze illecite per Grillo.

 

LA VILLA DI FORTE DEI MARMI COMPRATA E RIVENDUTA DALLA MOGLIE DI IGNAZIO LA RUSSA

Nel 2021 Rocco Casalino, superportavoce del premier Conte, era finito in una Sos in quanto catalogato come «soggetto politicamente esposto». Una banca aveva inviato all’Uif di Bankitalia la segnalazione di 126 bonifici. Alcuni di modesto importo e destinati al compagno Josè Carlos Alvarez Aguila, cameriere cubano che a sua volta era stato oggetto di una precedente Sos per operazioni di trading online. Nessuna conseguenza giudiziaria. «Sono stato segnalato per aver spostato i miei soldi dalla banca alla Posta», aveva commentato Casalino all’epoca. Oggi dice all’Huffington Post: «Quando me lo dissero, ebbi subito l’impressione di qualcosa di molto strano». Anche Conte era stato oggetto di segnalazione per vicende fiscali, nel 2018 quando poi sarebbe diventato premier.

I DUE ROGITI PER LA VILLA A FORTE DEI MARMI COMPRATA E POI VENDUTA DALLA MOGLIE DI IGNAZIO LA RUSSA E DA DIMITRI KUNZ FIDANZATO DI DANIELA SANTANCHE

 

La Sos più recente riguarda la ministra Daniela Santanchè, per la lucrosa compravendita di una villa a Forte dei Marmi, in società con la moglie del presidente del Senato, Ignazio La Russa, che ha fruttato 1 milione di guadagno in meno di un’ora. […]

LA FOTO PROFILO WHATSAPP DI BEPPE GRILLO SUL CASO ONORATO
LE OPERAZIONI DI DOSSIERAGGIO IN ITALIA