“I PAZIENTI LEGATI AI LETTI? NON BISOGNA GETTARE LA CROCE ADDOSSO A MEDICI E INFERMIERI. È COME DIRE: ‘PESTATELI PURE’” – L’ORDINE DEI MEDICI E DEGLI INFERMIERI COMMENTANO IL CASO DEI DUE ANZIANI, RICOVERATI NEL REPARTO DI NEUROLOGIA DELL’OSPEDALE “SAN PAOLO” DI NAPOLI, CHE SONO STATI LEGATI AI LORO LETTI, CON LE BRACCIA BLOCCATE CON BRANDELLI DI LENZUOLA: “A VOLTE BISOGNA CONTENERLI. NON SIGNIFICA CHE NON POSSANO ESSERE STATI COMMESSI ERRORI..."

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Estratto dell’articolo di Gabriele Crispo per www.leggo.it

 

paziente legato all ospedale san paolo di napoli

Pazienti legati ai letti in alcuni ospedali di Napoli. Il presidente dell'Ordine dei medici partenopeo, Bruno Zuccarelli, e la presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche, Teresa Rea, rompono il silenzio e spiegano che parlare in modo non corretto della vicenda può inasprire il clima e portare a nuove violenze contro il personale sanitario: «Ci sono casi nei quali, purtroppo, è essenziale contenere i pazienti per garantire la loro stessa salute – dicono –. Ciò non significa che non possano essere stati commessi errori o anche omissioni, ma a giudicarlo sarà chi ha il compito di farlo».

 

ospedale san paolo di napoli

Mentre l'Asl ha avviato un'indagine interna, la preoccupazione degli ordini professionali campani è una: «Gettare la croce addosso a medici e infermieri sin da subito  – secondo Zucarelli e Rea – potrà solo esacerbare gli animi e creare il presupposto per nuove aggressioni».

 

Mentre l'Asl ha avviato un'indagine interna, […] Zuccarelli e Rea sottolineano che la verità non va distorta: «Più pericolosa di una bugia è una «quasi verità»: una versione della verità che presa nella prospettiva in cui viene proposta appare inoppugnabile. […] Farlo significa proporre una narrazione distorta ed è molto pericoloso, soprattutto in una sanità che vive il suo momento più difficile», hanno affermato.

paziente legato all ospedale san paolo di napoli

 

«NO A PROCESSI MEDIATICI»

Prima di emettere sentenze etiche e dare giudizi, bisogna attendere che la verità emerga. In caso contrario, aggiungono Zucarelli e Rea, è come mettere dietro la schiena dei professionisti sanitari un bersaglio. «Tanto vale dire a chi ha l'abitudine di alzare le mani contro medici e infermieri: "accomodatevi, pestateli. Siete autorizzati, perché questi sono quelli che legano i pazienti ai letti"», aggiungono. […]