“UNA PERSONA PERBENE, UN FOTOGRAFO D’AZIONE, MOLTO ATTENTO ALLE TECNOLOGIE..” – RINO “THE KING” BARILLARI RICORDA LUCIANO DI BACCO, FOTOGRAFO DI DAGOSPIA – “LA MATTINA UTILIZZAVA UNA MACCHINA FOTOGRAFICA E LA SERA UN ALTRO MODELLO, PER AVERE LA RESA MAGGIORE DELL’IMMAGINE. SI AGGIORNAVA SEMPRE” - GIANFRANCO FERRONI: "LA SUA UMANITA' RESTERÀ INDIMENTICABILE, COME LA SUA PASSIONE PER LA POLITICA, L’AMORE PER ROMA, I CALENDARI PLAYBOY... " - L'ULTIMO SALUTO A LUCIANO DI BACCO DOMANI ALLE 12 NELLA CHIESA DEGLI ARTISTI DI PIAZZA DEL POPOLO...
-Natalia Distefano per roma.corriere.it - Estratti
Il sorriso gentile, la fotocamera sempre in mano e la sacca con obiettivi, luci e altri arnesi del mestiere appesa in spalla. Così lo incontravi Luciano Di Bacco in giro per Roma – di giorno ma soprattutto di notte – tra salotti, eventi e riti capitolini, a immortalare tanto la «Grande bellezza» quanto il retro «cafonal» della medaglia. Un fotoreporter gentiluomo che nei suoi scatti ha saputo mescolare il sacro e il profano di una città straordinaria e controversa che oggi piange la sua scomparsa.
Di Bacco si è spento nella notte tra il 10 e l'11 maggio, per un'emorragia cerebrale che lo ha stroncato dopo un ricovero durato quasi due mesi al Campus Bio-medico. Tutto era iniziato con un problema cardiaco, seguito da un lungo intervento a cuore aperto aggravato da diverse complicazioni, fino all'emorragia che gli è stata fatale.
Gli scatti per Dagospia
Aveva 68 anni, e dal 2012 era il fotografo ufficiale del sito Dagospia di Roberto D'Agostino, che sul web lo ha salutato così: «Un abbraccio fortissimo di tutta la redazione alla famiglia. Luciano adorato, che la terra ti sia lieve come la vita breve che hai vissuto».
Sue le immagini della rubrica «Cafonal» sui vizi e stravizi della Capitale, suoi i commenti più caustici e goliardici su vip (o presunti tali), star dello spettacolo, nobili e il «bel mondo» della politica e della cultura che ogni giorno si dà appuntamento a Roma. Non stupisce leggere dunque, tra i tantissimi messaggi di cordoglio degli amici e colleghi, anche quello della sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni: «Un professionista molto noto e stimato, nella Capitale ma non solo, che con il suo racconto per immagini in questi anni ha conquistato migliaia di lettori. Spiace apprendere della scomparsa di un uomo capace e gentile come Luciano Di Bacco. Sentite condoglianze ai suoi cari».
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Il ricordo di Barillari
Infine il ricordo più toccante, quello dell'amico e collega «paparazzo» Rino Barillari: «Una persona perbene, un fotografo d’azione, educato con il personaggio, rispettoso verso i colleghi, mi veniva a trovare tutti i giorni in ospedale, quando ero ricoverato, e mi portava a spasso con la carrozzina.
Ascoltava e non criticava mai nessuno. Aveva grande attenzione per le varie situazioni ed era molto bravo nei matrimoni. Lo so bene: ha documentato anche il mio matrimonio. La notte si girava spesso insieme. Era molto attento alle tecnologie: la mattina utilizzava una macchina fotografica e la sera un altro modello, per avere la resa maggiore dell’immagine. Si aggiornava sempre, era intelligente». L'ultimo saluto a Luciano Di Bacco domani alle 12 per i funerali nella Chiesa degli Artisti di piazza del Popolo.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Lettera di Gianfranco Ferroni a Dagospia
“Scusami Gianfry, ti ricordi il nome di quello a sinistra”: è solo uno dei tanti messaggi che negli anni Luciano mi ha inviato, allegando la foto con il “ricercato” di turno. Sì, perché tra tante presentazioni ed eventi, la sera prima immortalava sempre qualcuno di cui poi non gli veniva in mente il nome, nonostante la sua scrupolosa attenzione nel riportare su foglietti e taccuini chi erano gli “scattati”. Alla fine trovavo la soluzione, e la sua risposta era “sei meglio della Treccani”.
Grande Luciano: un combattente gentile, un professionista mai “fuori posto”, rispettato perché educato, che sapeva tenere le distanze dai “personaggioni”. Che spesso non amava, ma senza farlo notare. Quante telefonate per “fare il punto della giornata”, perché qualche evento mancava sempre all’appello, condito dalla sua battuta “non mi hanno detto niente, questi, eppure li conosco”. O quando parlando con il numero uno di Dagospia, Roberto D’Agostino, di un incontro di sicuro interesse, con “vip” non romani che poche volte uscivano allo scoperto nella Capitale, avendo avuto da Dago come risposta “dillo a Luciano” ci davamo appuntamento alla meta.
Portando "a casa" foto memorabili e notizie. Era attento alla dieta, tanto da elargire commenti al vetriolo sulla “qualità” di certi buffet, e alla fine forse è stato un eccesso di zelo salutista ad averlo condotto a una fine ingiusta: per colpa di alcuni gradini di una scala affrontati con un leggero affanno, che poi capita a tutti, a qualsiasi età, si è messo a programmare quelle visite mediche che poi lo hanno condotto a curarsi in un luogo dove è entrato con le proprie gambe per uscirne, dopo mesi di sofferenze, cadavere.
L’umanità di Luciano resterà indimenticabile, come la sua passione per la politica, l’amore per Roma, di giorno e di notte. Le foto dedicate alle donne, i calendari Playboy, le immagini d’archivio che inviava su WA pescando ritratti anche di venti anni fa: Luciano ha sempre donato emozioni, con il sorriso di un ragazzo. Ce lo hanno portato via troppo presto.