“PIUTTOSTO CHE PRENDERE UN TAXI FACCIO L’AUTOSTOP” – SUL FORUM ONLINE “REDDIT” UN UTENTE ANONIMO, CHE SOSTIENE DI FAR PARTE DI UNA FAMIGLIA DI TASSISTI, SVELENA SULLA CATEGORIA: “SONO DEI GRANDI EVASORI FISCALI, IN CASA IL CASH GIRA A IOSA” – “È TRISTISSIMO VEDERE COME CRESCANO I PROPRI FIGLI CON I VALORI DELLA CATEGORIA, DICONO 'SE NON RUBI TU RUBA IL TUO AMICO, QUINDI CONVIENE FARTI FURBO" - POI RACCONTA DELLE TRUFFE AI DANNI DEI POVERI TURISTI STRANIERI...
-Estratto dell’articolo di Nikita Moro per www.leggo.it
La situazione dei taxi in Italia è un argomento spesso dibattuto anche da persone del mondo dello spettacolo, della politica e da influencer che ne hanno denunciato le irregolarità sui social. Ma quando le critiche vengono da chi con i tassisti ci vive è lecito riconoscerne la veridicità?
L'utente anonimo, che ha scelto il nickname BlackJuniperDK, ha raccontato sui social di essere nato e cresciuto in una famiglia di tassisti che giudica «ignoranti, disonesti», ma soprattutto «grandi evasori fiscali». Il quesito del ragazzo è solo uno: «Cosa possiamo fare, come cittadini, per far crollare il loro castello di carte?».
Su Reddit BlackJuniperDK ha spiegato da cosa nasce il suo disprezzo per la categoria. Nato e cresciuto in una famiglia che conta ben sette tassisti - di cui quattro ancora in servizio - il ragazzo ha confessato che proprio non sopporta chi guida i taxi. I soldi non sono mai stati un problema nella sua famiglia, specialmente i contanti che «in casa giravano a iosa». Un riferimento a quel cash tanto preteso dai tassisti che spesso si rifutano di far pagare i clienti con carta di credito.
Storie non inventate, ma denunciate e anche riprese in video da cittadini, turisti e giovani donne. «Ci sono sempre state storie di truffe agli stranieri, facendo sgami del tipo: “Il Pos non funziona”», ha confidato. […] «È tristissimo vedere come i tassisti crescano i propri figli con i valori della categoria: “se non rubi tu ruba il tuo amico, quindi conviene farti furbo”», ha scritto il giovane, che ha spiegato di aver lasciato l'Italia e di essersi trasferito all'estero proprio per non dover sottostare a questa "tradizione".
Poi ha raccontato di come questo tipo di lavoro venga tramandato di padre in figlio e guai se non si riesce ad avere la licenza. BlackJuniperDK ha ricordato di quando un membro della sua famiglia non riusciva a ottenere «la patente del taxi». […] Poi, il gran finale: «Vi giuro, io piuttosto che prendere un taxi faccio l’autostop: ho una repulsione viscerale verso questa nicchia di disonesti», ha concluso BlackJuniperDK.