“PRETENDERE DALLA PORNOGRAFIA UNA QUALCHE FUNZIONE EDUCATIVA È COME CHIEDERE AI QUIZ TELEVISIVI DI SOSTITUIRSI ALLA SCUOLA” - MELISSA PANARELLO SCENDE IN CAMPO PER DIFENDERE IL PORNO ONLINE, PUNTANDO IL DITO SULL’USO CHE NE FANNO I GIOVANI: “IL PROBLEMA È NON SPIEGARGLI CHE QUELLO CHE VEDONO È SEMPLICE E PURO SPETTACOLO, CONFEZIONATO APPOSTA PER ECCITARE. IL PORNO NON È LA VITA E LA VITA NON È PORNO, ANCHE SE IL CONFINE FRA I DUE È SEMPRE PIÙ LABILE...”
-Estratto dell’articolo di Melissa Panarello per “La Stampa - Specchio”
[...] Pretendere dalla pornografia una qualche funzione educativa è come chiedere ai quiz televisivi di sostituirsi alla scuola. Il problema non è la pornografia e l'uso che ne fanno i ragazzi e le ragazze, ma non spiegargli che quello che vedono è semplice e puro spettacolo, confezionato apposta per eccitare, e dunque ogni azione, ogni situazione, ogni corpo, sono esibiti al meglio delle loro possibilità, perché il porno deve incarnare i sogni irrealizzabili di tutti, oppure proporre scene di ordinaria normalità sbarazzandosi, nel montaggio, del momento in cui il piede si è incastrato fra le sbarre del letto o lei ha starnutito in faccia a lui mentre stava a cavalcioni.
Il porno non è la vita e la vita non è porno, anche se il confine fra i due è sempre più labile: coppie molto giovani girano video caserecci senza rivelare il volto, ma scoprendo tutto. Giacché il porno non vuole pensieri, le coppie amatoriali (che guadagnano non pochi soldi fra Onlyfans e altre piattaforme) hanno corpi normali, ma perfetti. Per conoscere la vita segreta di una persona non si deve far altro che spulciare nella sua cronologia di navigazione e se in quella cronologia trovi anche i porno che ha visto allora non solo conosci la vita segreta, ma pulsioni e desideri più nascosti e inconfessabili. [...]
E che dire della differenza fra il porno maschile e il porno femminile? Sostanzialmente non esiste, ma le artiste del porno donne stanno sempre più prendendo potere all'interno di un mercato da sempre appannaggio dei maschi. E non si tratta solo di attrici, di performer, ma di registe, di produttrici, di donne che investono sul porno, non è un caso per esempio che ex attrici porno come Anna Lee e Ela Darling abbiano investito sulla realtà virtuale facendoci soldi a palate. Il futuro del porno è dunque femminile, una cosa che non può non avere un impatto anche sulla vita sessuale di tutti e tutte noi.