“RAGAZZI, LIBERATEVI DALLA TIRANNIA DELLE DIMENSIONI DEL PENE” – ROCCO SIFFREDI ORMAI PARLA COME UN PRETE DI CAMPAGNA! PRIMA HA TRAUMATIZZATO MILIONI DI RAGAZZINI CON IL SUO AUGELLO E ADESSO LI INVITA A NON PREOCCUPARSI DEI CENTIMETRI: “SONO 10 ANNI CHE RIPETO CHE IL PORNO È DIVENTATO L’EDUCATORE SESSUALE. È PERICOLOSO” – “SGARBI? IL PROBLEMA È CHI LO HA INVITATO AL MAXXI”
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Estratto dell’articolo di Alessandra Paolini per “la Repubblica”
“La libertà nasce prima di tutto dal rispetto della libertà degli altri”. La citazione alla Nelson Mandela è di Rocco Siffredi, “pornostar forever”, come lui stesso si definisce da quando ha "attaccato gli scarpini al chiodo” per dedicarsi alla regia e all’insegnamento. Ed è proprio dalla Siffredi Hard Academy di Budapest, costruzione in stile nordico immersa nel verde, che l'attore ci racconta della sua prima masterclass riservata soltanto alle donne: 14 studentesse aspiranti Moana Pozzi al tempo di Youporn.
Siffredi, come è andata?
“Bene. Anche se la testa per fare i film hard ce l’avevano in poche. Perché questa è una strada, ahimè, senza via di ritorno e bisogna essere davvero convinte”.
Ha saputo che in Italia, mentre lei era a fare il maestro nella sua accademia, è scoppiato il caso Sgarbi?
“[…]Sono per la libertà di espressione, figuriamoci, ma io parto dal presupposto che la nostra libertà non deve mai ledere la libertà degli altri. Il Maxxi, museo di arte contemporanea, non era il luogo adatto per fare discorsi del genere. Ma la colpa non è certo di Sgarbi. E non lo dico perché è mio amico.”
E di chi è allora la colpa?
“[…] La colpa è semplicemente di chi ha invitato il duo Morgan-Sgarbi in quel contesto e in quel teatro. Perché lo sanno tutti che sono due provocatori irriverenti ...”.
Il sessismo però non è una provocazione. È un approccio alla vita, una mentalità pericolosa che purtroppo ancora non si riesce a eliminare.
“Non è vero che non si sta facendo niente per cambiare. Nel mio mondo, quello della mia pornografia, di passi avanti se ne sono fatti tanti. E la donna si è emancipata tantissimo”.
Scusi, cosa intende per emancipata?
“Quando ho cominciato, 40 anni fa, l’attrice dei porno aveva spesso un ruolo sottomesso e compiacente. Ora non è assolutamente così. Anzi le dirò di più, anche nella carriera è tutto il contrario: mentre nel cinema tradizionale le donne sono pagate molto meno, nell’hard guadagnano il doppio, il triplo. E sono loro e non i maschi a diventare delle star. A parte alcuni pochi casi… modestamente[…]”
[…]
Ha fatto cambiare idea a qualche ragazza dell’Academy?
“Ci sono riuscito, forse in parte, con Maria Sofia”.
Maria Sofia è Maria Sofia Federico, la concorrente del reality il Collegio?
“Sì. Ha appena 18 anni e fisicamente sembra una bambina…Gli ho detto che deve stare attenta ai pedofili. Prima di ammetterla alla Academy c’è stato uno scambio di telefonate con il papà. Era distrutto… E io lo capisco. Così alla ragazza ho detto ‘No, non puoi entrare all’Academy’. Lei, a casa, deve aver fatto il diavolo a quattro. Perché il padre mi ha richiamato chiedendomi di ammetterla: ‘E’ peggio avere una figlia che ti odierà per sempre che una figlia che lavora nell’hard’”.
E lei l’ha riammessa.
“[…] ha solo visto come si gira su un set. Certo, si è molto divertita, ha seguito le lezioni. E con super attenzione. […] Poi però, un giorno ho trovato Maria Sofia a piangere in un angolo. Mi ha detto che si sentiva il peso del dolore di tutte le hardworker del mondo. E che voleva intraprendere questo mestiere proprio per dare loro voce e difenderle”.
Ma non è in contraddizione?
“Le ho detto che la cosa migliore è, prima di tutto, farsi aiutare prima psicologicamente da qualcuno esperto. E poi, se proprio vuole diventare la paladina delle lavoratrici del porno, deve spendersi per mettere in guardia le ragazze che vogliono fare questo mestiere. Per dissuaderle. […] se non sei abbastanza strutturato e motivato ti renderanno la vita un inferno […] ".
Un sondaggio di pochi giorni fa del Cnr ha lanciato l’Sos sui danni del porno on line sui minori.
“Sì e sono d’accordo. Sono 10 anni che ripeto che il porno è diventato l’educatore sessuale degli adolescenti. È pericoloso: l’effetto è che questi ragazzini non sanno più riconoscere l’amore. Pensano che sesso e sentimenti non possano andare insieme”.
Siffredi, non la riconosciamo più….
“[…] dire una cosa, specialmente ai ragazzi, ai maschi: 'Liberatevi dalla tirannia delle dimensioni e delle prestazioni'. I pornoattori, tranne alcuni di una volta che avevano una dote innata, hanno il pene grande e sempre eretto solo perché si fanno le punturine. Anche 3 o 4 in una sola giornata di lavoro. Nella vita reale è tutta un’altra storia… e il sesso, il fare l’amore, sono belli lo stesso. Anzi, a volte di più”.
Cosa l’ha spinta a scegliere l’hard?
“A 12 anni già volevo stare davanti a una macchina da presa. Ma se volete saperne di più, in autunno, uscirà la serie sulla mia vita ‘Supersex’. E guardandola si capiranno tante cose. […]".
Siffredi, lei ha un sogno?
“Vorrei fare un film, magari anche drammatico, con Matteo Garrone”. Chissà…