“UN RISCHIO IMPOSSIBILE DA PREVEDERE” - LA SURFISTA GIULIA MANFRINI, TROVATA MORTA IN INDONESIA CON UNA PROFONDA FERITA AL PETTO, È STATA TRAFITTA DA UN’AGUGLIA, UN PESCE PICCOLO CON UNA PARTE ANTERIORE MOLTO APPUNTITA E PERICOLOSA - DURANTE UN ERASMUS IN SPAGNA LA RAGAZZA AVEVA CONOSCIUTO IL SURF E SE NE ERA INNAMORATA, LASCIANDO UNA CARRIERA PROMETTENTE NELLO SNOWBOARD. NEGLI ULTIMI ANNI AVEVA TROVATO CASA IN INDONESIA. DAL 2020 AVEVA FONDATO UN’AGENZIA VIAGGI SPECIALIZZATA IN VACANZE DEDICATE AL SURF…
-Elena Dusi e Cristina Palazzo per torino.repubblica.it - Estratti
«Cinque continenti, 45 paesi, tre oceani e mille onde». Giulia Manfrini riassumeva così, sfoggiando un sorriso solare, la sua vita da surfista. Anche venerdì mattina era uscita con la tavola al largo dell’isola di Masokut, in Indonesia, quando si è ritrovata, a 36 anni, a cavalcare l’ultima onda. Due surfisti vicini l’hanno vista all’improvviso agitare le braccia. Avvicinandosi l’hanno trovata semiannegata, con una ferita profonda 5 centimetri al lato sinistro del petto.
La donna originaria di Venaria Reale, in provincia di Torino, è morta poco dopo nell’ospedale dell’isola. «Inaspettatamente un pesce spada è saltato addosso a Giulia Manfrini e l’ha colpita in pieno petto» ha ricostruito Lahmudin Siregar, il responsabile della gestione dei disastri delle isole Mentawai, di cui fa parte Masokut e che si trovano a sud-ovest dell’isola di Sumatra. «A noi hanno spiegato che si è trattato di un’aguglia, un pesce piccolo con una parte anteriore molto appuntita e pericolosa» spiega a Repubblica un amico di famiglia.
«Un rischio davvero impossibile da prevedere. La famiglia attenderà in Italia il rientro della salma in questi giorni. Una scomparsa tremenda davanti alla quale si resta impietriti, una ragazza così viva e dinamica raccoglieva da tutti simpatia e affetto. Non ci sono parole adeguate».
La famiglia Manfrini è molto conosciuta sul territorio di Venaria. La madre è un medico di base, il padre un avvocato. Giulia, che aveva studiato anche lei giurisprudenza, il giorno dopo la laurea era partita per inseguire le onde in giro per il mondo. Durante un Erasmus in Spagna aveva conosciuto il surf e se ne era innamorata, lasciando una carriera promettente nello snowboard.
Negli ultimi anni aveva trovato casa in Indonesia. Dal 2020 aveva fondato un’agenzia viaggi specializzata in vacanze dedicate al surf, la Awave. Lei stessa faceva l’istruttrice, sia di tavola che di apnea. Su Instagram e altri social, grazie al suo bel fisico sportivo e al sorriso accattivante, aveva oltre 20mila follower e faceva l’influencer pubblicizzando costumi da bagno e creme solari rispettose dell’ambiente. Nelle tantissime foto pubblicate sui social la si vede ballare, cantare, giocare a beach volley, sfrecciare sullo skateboard e, ovviamente, sorridere
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