“IL RISCHIO DI UNA NUOVA IMPENNATA DEI CONTAGI È ALTO” – IL VIROLOGO FABRIZIO PREGLIASCO, CANDIDATO CON IL CENTROSINISTRA ALLE REGIONALI IN LOMBARDIA, NON VEDEVA L’ORA DI POTER TORNARE A PARLARE DI COVID, E CI INFLIGGE LE SOLITE PREVISIONI NEFASTE: “MANCA UN PIANO PANDEMICO PER INTERVENIRE” – “LE VARIANTI ISOLATE IN CINA SEMBRA SIANO UGUALI A QUELLE EUROPEE. OCCORRE, PERÒ, RESTARE VIGILI PERCHÉ IL VIRUS MUTA CASUALMENTE” – “NON MI È PIACIUTA LA MELONI: INSTILLARE DUBBI SUL RICHIAMO VACCINALE NON VA BENE”
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Fabrizio Pregliasco, virologo e candidato del Centrosinistra alle Elezioni Regionali in Lombardia, è intervenuto a "Italia città aperta", trasmissione di Cusano Italia Tv, condotta da Roberta Feliziani.
La Cina e il nuovo rischio di un innalzamento dei contagi in Italia. "Il rischio di una nuova impennata dei contagi è alto, e purtroppo manca un piano pandemico che possa intervenire sui problemi che potrebbero verificarsi.
Quello che sta accadendo adesso in Cina costringe le varie nazioni europee - Inghilterra, Germania, Spagna - a monitorare la situazione. Per ora, le varianti isolate in Cina sembra siano sostanzialmente uguali a quelle europee. Occorre, però, restare vigili perchè il virus muta casualmente, non si replica in modo preciso e continuo".
Sulle parole della Meloni sui vaccini. "Non mi è piaciuta la Meloni durante il discorso di fine anno, quando è stata tentennante in merito al tema della vaccinazione. Instillare dubbi sul richiamo vaccinale non va bene. Dobbiamo dare invece il messaggio di quanto sia importante la risposta vaccinale per evitare la nuova fiammata".
Sui problemi della sanità lombarda. "Alla sanità lombarda servono compensazioni economiche per il personale medico e infermieristico. Medici e infermieri scarseggiano, soprattutto nelle situazioni più scomode. Ci sono pochi medici in quelle specializzazioni che sono cruciali e che necessitano di essere valorizzate. Il governo aveva promesso facilitazioni e compensazioni per tutti coloro che lavorano nei pronto soccorso, ma nella manovra non c'è nulla".