“L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NON RIUSCIRA’ MAI A BATTERE UN NAPOLETANO!” – IL DISCORSO STRACULT DEL GENERALE LUCA GORETTI, CAPO DI STATO MAGGIORE DELL’AERONAUTICA MILITARE, ALL’EVENTO PER I 100 ANNI DEL “RUOLO DELLE ARMI”: “IL GIORNO IN CUI L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE RIUSCIRA’ A FOTTERE IL NAPOLETANO CHE VI FOTTE QUANDO DA' UNA RADIO E INVECE E' UN MATTONE, ALLORA SI’ CHE E’ MEGLIO ANDARE A CASA. MA SONO CONVINTO CHE..." - VIDEO
-Il #CapoSMA Generale di Squadra Aerea Luca Goretti celebra i 100 anni del Ruolo delle Armi dell'#AeronauticaMilitare
"Il giorno in cui intelligenza artificiale riuscirà a fottere il napoletano che vi fotte quando dà una radio che diventa mattone, allora sì che è meglio andare" pic.twitter.com/PnGtWRovOv
— La Bauta Rossa (@LaBauta) May 10, 2024
(di Aeronautica Militare)
Nella iconica cornice dell’Aeroporto Militare “Francesco Baracca” di Centocelle – primo Aeroporto d’Italia sul cui sedime è nata la Regia Aeronautica nel 1923 – nella serata di giovedì 9 maggio è stato celebrato il centesimo compleanno del Ruolo delle Armi, che attraverso nove specialità professionali – Difesa Aerea Missilistica Integrata, Telematica, Traffico Aereo, Gestione Risorse Umane, Forze di Superficie, Informazioni e Sicurezza, Incursori, Logistica e Operatori di Bordo – fornisce un contributo fondamentale per la vita e l’operatività dell’Aeronautica Militare.
Costituito con decreto commissariale il 10 dicembre del 1923, il “Regio Corpo degli Aeroporti”, questa la denominazione iniziale, aveva originariamente il compito di presiedere all’organizzazione e al funzionamento dei servizi a terra connessi alle attività di volo. Negli anni, i compiti “di supporto” assolti dal Corpo, divenuto nel frattempo “Ruolo Servizi”, si sono evoluti e ampliati rispetto a quelli strettamente connessi all’impiego del mezzo aereo, arrivando nel 1998 ad acquisire l’attuale denominazione di “Ruolo delle Armi” attraversando profonde trasformazioni che si sono rese necessarie per essere al passo con le sfide di una Forza Armata, l’Aeronautica Militare, che fa ancora oggi dell’innovazione tecnologica uno dei suoi tratti caratteristici, nel rispetto delle prioritarie esigenze di sicurezza e difesa dei cieli.
Nel corso dell’evento, presieduto dal capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare generale di squadra aerea Luca Goretti, proprio nel solco della forte spinta innovatrice che da sempre caratterizza la Forza Armata e che in modo particolare coinvolge le diverse specialità del Corpo, è stato approfondito – anche dal punto di vista etico – il tema del sempre più diffuso utilizzo dell’intelligenza artificiale, con un focus particolare sugli impatti che essa sta già producendo in tutti gli ambiti lavorativi, compreso quello della difesa e sicurezza, in cui quotidianamente opera la Forza Armata al servizio del Paese.
Nello specifico, moderati dalla giornalista e docente universitaria Barbara Carfagna, si sono confrontati sul tema il prof. Roberto Cingolani, amministratore delegato (AD) di Leonardo, il dott. Cristiano Rufini, AD di Olidata, e il prof. Guglielmo Tamburrini, docente di Filosofia della Scienza e della Tecnologia presso l’Università Federico II di Napoli.
“L’Aeronautica Militare fa del volo l’essenza stessa delle proprie attività, ma alla sua base, come quella dell’iceberg, ha una realtà viva e fremente che in questi Cento anni ha coperto in maniera trasversale tutti i settori più importanti della Forza Armata”, così il generale Goretti a margine dei diversi interventi. Con riferimento poi alle attività in cui l’Arma Azzurra è coinvolta in questi giorni, ha continuato: “Grazie in particolare a voi, noi riusciamo a essere presenti contemporaneamente in quasi tutto il mondo: stiamo rientrando ora dall’Alaska, siamo in Polonia, in Kuwait, e questo lo possiamo fare solo perché il Ruolo delle Armi ci permette di esprimere il potere aerospaziale e difendere il Paese”.
Con riferimento all’ intelligenza artificiale, “le sfide del futuro come lo spazio e la cyber security utilizzeranno un linguaggio completamente innovativo e che richiederanno un cambiamento epocale necessario per la nostra sopravvivenza, dove il Ruolo delle Armi rappresenterà senza dubbio il cuore pulsante di questo innovativo processo. Grazie a tutti per aver contribuito a rendere grande l’Aeronautica di oggi”.
Nel corso del suo intervento, il generale del Ruolo delle Armi generale di squadra Sergio Antonio Scalese ha inteso ricordare, con parole di profondo orgoglio nei confronti del Ruolo che oggi rappresenta “gli importanti traguardi raggiunti in questo lungo cammino durato cento anni, guardando avanti, al prossimo secolo, determinati a restare ancorati ai nostri valori. Questo evento non vuole essere un’autocelebrazione del Ruolo – ha sottolineato – ma vuole ancora di più sottolineare la nostra appartenenza alla Squadra Azzurra, nella quale, volendo utilizzare una metafora calcistica, ricopriamo diversi ruoli”.
Nel panel dedicato all’intelligenza artificiale, ha poi aggiunto: “L’Intelligenza Artificiale è la prima tecnologia umana in grado di apprendere e generare nuove idee, quindi dobbiamo prepararci ad affrontare questo cambiamento, sviluppando la capacità di gestirlo. Dobbiamo dare ai nostri Ufficiali gli strumenti per capire il cambiamento circostante, rappresentati dalla didattica delle quattro C: pensiero critico, comunicazione, collaborazione e creatività, con l’obiettivo di impossessarsi di strumenti di lavoro adattabili, flessibili, culturalmente agili e innovativi.
Queste caratteristiche possono sembrare contrastanti o discordanti con l’ordine e la disciplina, che sono generalmente considerati elementi caratterizzanti del mondo militare, ma questa coesistenza non solo è necessaria, ma anche facilmente realizzabile in una forza armata incline all’innovazione come l’Aeronautica Militare“.
Nell’occasione, è stato presentato anche il libro “Ruolo delle Armi. Da 100 anni componente essenziale dell’Aeronautica Militare”, a cura di Stefano Cosci, già direttore della Rivista Aeronautica, un volume fotografico ideato e promosso dall’ufficio del generale del Ruolo delle Armi che ripercorrendo le tappe evolutive che hanno segnato la storia del Ruolo, dal 1923 a oggi, fornisce una istantanea della spiccata professionalità raggiunta in ogni ambito dalle eterogenee specialità che lo compongono.
Un prodotto editoriale che si rivolge anche e soprattutto a un pubblico giovane, composto da ragazze e ragazzi che progettano di intraprendere un percorso professionale e di vita vestendo l’uniforme dell’Ufficiale dell’Aeronautica Militare con le foglie di quercia incrociate sulle spalline, segno distintivo del Ruolo sin dal 1952 e, come si legge nel volume, simbolo anticamente associato all’idea di “robustezza invincibile”.
A conclusione della serata, la Banda dell’Aeronautica Militare, diretta dal maestro maggiore Pantaleo Leonfranco Cammarano, ha eseguito l’Inno Nazionale, raccogliendo simbolicamente i presenti in un abbraccio di unione e profondo orgoglio per aver scelto di essere ogni giorno al servizio del Paese e di tutti i cittadini.
Il Ruolo delle Armi è, insieme al Ruolo Naviganti, al Genio Aeronautico, al Corpo di Commissariato e al Corpo Sanitario Aeronautico, uno dei Corpi/Ruoli in cui sono attualmente ripartiti gli ufficiali dell’Aeronautica Militare. L’architettura professionale del Ruolo è caratterizzata da nove specialità: Difesa Aerea Missilistica Integrata (DAMI), per l’assolvimento del compito primario dell’Aeronautica Militare, la Difesa Aerea appunto; Telematica, per l’esercizio, la manutenzione e l’adeguamento tecnologico di quelli che sono comunemente conosciuti come Communication and Information Systems (CIS), oltre alla protezione delle reti, delle infostrutture e conduzione di operazioni nel cyberspazio;
Traffico Aereo, per la gestione del traffico sia “operativo”, negli spazi aerei e sugli aeroporti di competenza dell’Aeronautica Militare, che “generale”, in completa sinergia con l’organizzazione del traffico aereo civile; Gestione Risorse Umane, per l’assolvimento dei compiti istituzionali dell’Aeronautica Militare in molteplici settori professionali di Forza Armata e dell’area interforze, quali reclutamento e selezione, gestione a 360° della risorsa umana, impiego, ordinamento e formazione;
Forze di Superficie, cui appartengono gli ufficiali del Ruolo delle Armi destinati alle attività di Force Protection, per assicurare la sorveglianza e la difesa delle installazioni aeronautiche, del personale e dei mezzi sia in ambito nazionale che all’estero; in tale specialità rientra la componente Fucilieri dell’Aria, necessaria per garantire la sicurezza anche nei più moderni e sfidanti teatri operativi;
Informazioni e Sicurezza, i cui Ufficiali, operando in contesti joint e combined, sia in territorio nazionale, presso i Reparti operativi della Forza Armata, che in contesti fuori dai confini nazionali, contribuiscono a generare, con l’acquisizione di flussi ininterrotti di informazioni decisionali, un vantaggio militare nei confronti di eventuali minacce avversarie; Incursori, specialità alimentata dalle Forze Speciali, con un ruolo marcatamente operativo, anche di tipo combat, a testimonianza dello sviluppo capacitivo del Ruolo delle Armi sia a livello di Forza Armata sia in ambito interforze;
Logistica, specialità che trova la sua essenza nella determinazione dei fabbisogni del personale, dell’approvvigionamento o acquisizione delle risorse materiali, così come la gestione dei flussi dei trasporti, dei supporti e dei materiali (cosiddetta supply chain); e infine, Operatori di Bordo, che comprende gli ufficiali del Ruolo delle Armi che formano l’equipaggio fisso di volo, componente indispensabile per l’impiego operativo dei velivoli dell’Aeronautica Militare, e nelle operazioni aeree di guerra elettronica.