“L’OBIETTIVO NON È CHIUDERE VENEZIA, MA NON FARLA SCOPPIARE” – IL SINDACO LUIGI BRUGNARO DIFENDE IL TICKET D’INGRESSO DA 5 EURO PER I VISITATORI GIORNALIERI, CHE SCATTERÀ DAL 25 APRILE: “NON PENSO AL NUMERO CHIUSO, LA NOSTRA SFIDA È QUELLA DI RENDERE PRENOTABILE LA CITTÀ. NON PUNTIAMO AD AVERE PIÙ SOLDI: IL PROVVEDIMENTO ALLA FINE CI COSTERÀ DI PIÙ DI QUANTO INCASSEREMO” – PER DIFENDERSI DALLA CRITICHE, SVENTOLA LA CARTA MATTARELLA: “HO CHIESTO AIUTO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CHE HA PATROCINATO L’IDEA…” – VIDEO

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Estratto dell’articolo di Francesco Bottazzo per il “Corriere della Sera”

 

LUIGI BRUGNARO 1

«Chiedo scusa, ma il ticket a Venezia è necessario: l’obiettivo non è chiudere la città, ma non farla scoppiare». Mancano ormai meno di cento giorni all’introduzione del contributo d’accesso e il sindaco Luigi Brugnaro predica cautela e chiede pazienza. Cinque euro che i visitatori giornalieri dovranno pagare in alcuni momenti dell’anno. […]

 

Il 25 Aprile per Venezia è un giorno importante, quasi uno spartiacque per la sua storia.

«Partiamo il giorno di San Marco, lo facciamo in punta di piedi e solo per 29 giorni, almeno in questo primo anno sperimentale. Il ticket lo pagheranno solo i turisti giornalieri, quelli cioè che arrivano alla mattina e tornano a casa alla sera, non le persone che soggiorneranno negli alberghi. La città deve essere vivibile, sia per chi ci abita che per chi la visita, e in alcune giornate di particolare afflusso rischia di non esserlo».

 

Sindaco, ma di chi è stata l’idea?

proteste contro il ticket d ingresso a venezia

«Mia, ci ho pensato per un po’ poi ho chiesto aiuto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha patrocinato l’idea: ci ha creduto, ha contattato il governo e spinto per una legge che potesse far attivare una sperimentazione. Ci metto la faccia, cosa che normalmente la politica non fa. È dagli anni ’50 che Venezia muore di turismo. Io sono nato nel 1961, allora c’erano già i telegiornali in bianco e nero che lo dicevano».

 

Venezia come molte altre città d’arte soffre di overtourism, pensa davvero che questo provvedimento possa risolvere il problema?

«Venezia non muore, è normale che sia visitata da tanta gente, ma al contempo deve essere rispettata. Io non penso al numero chiuso, piuttosto la nostra sfida è quella di rendere prenotabile la città. Adesso abbiamo tutti gli occhi addosso, ci stanno chiamando da ogni parte del mondo».

 

il sindaco di venezia luigi brugnaro

I detrattori del contributo d’accesso dicono che il Comune con il ticket vuole solo fare cassa.

«L’obiettivo è decongestionare la città, non avere più soldi: abbiamo già stimato che il provvedimento alla fine ci costerà di più di quanto incasseremo. Ci serve piuttosto per dire quali sono le regole da rispettare a Venezia, una città fragile diversa da tutte le altre».

 

Avete fissato un numero massimo giornaliero di persone che possono visitarla?

«Non c’è nessun limite, perché la città rimane aperta ma penso che il contributo possa avere un effetto psicologico deterrente».

 

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TURISTI A VENEZIA

 

Se quest’anno funzionerà, pensate di poter aumentare le giornate da bollino rosso?

«Intanto otterremo informazioni su quante persone arriveranno, che strade percorreranno, in che posti si fermeranno di più per poter anche intervenire sui percorsi. Dopo aver analizzato tutti i dati decideremo».

 

Senta sindaco, Venezia già da quasi due anni può introdurre limitazioni agli affitti degli alloggi turistici, perché non avete ancora fatto niente?

«Gli affitti brevi nascono dalle necessità delle famiglie di arrotondare il proprio reddito. Allora il punto si può risolvere in due modi: in maniera coercitiva, fissando limiti e creando i buoni o cattivi, oppure puntando alla strada della concertazione, quella che abbiamo scelto. Ci stiamo infatti confrontando con proprietari e categorie per creare un registro degli immobili facoltativo: a chi si iscrive diamo la possibilità di affittare tutto l’anno con regole da rispettare, gli altri avranno dei limiti. Poi ci penserà la Guardia di Finanza a fare i controlli».

brugnaro

 

Il centro storico di Venezia intanto si spopola, è sceso sotto i 50 mila residenti.

«È il saldo naturale, Venezia perde abitanti perché le persone muoiono».

 

Il Mose è entrato in funzione, difende la città, ma alcune criticità restano: chi dovrà gestirlo ad esempio?

«C’è l’Autorità della Laguna il cui presidente è stato nominato in queste settimane. A chi crea allarmismo sul futuro dico che il Mose resterà efficace con l’innalzamento del mare: per i prossimi cento anni siamo al sicuro».

BRUGNARO 1
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