“L’OSSESSIONE PER I NUMERI AL CINEMA È RIPUGNANTE” – AL NEW YORK FILM FESTIVAL MARTIN SCORSESE DIMENTICA CHE, SE A VEDERE I FILM IN SALA NON CI VA PIÙ NESSUNO, È IMPOSSIBILE PRODURRE FILM DA MILIONI DI DOLLARI: “IL CINEMA È UMILIATO, SVALUTATO E SMINUITO. L'ENFASI ORA È SUI NUMERI, I COSTI, IL WEEKEND DI APERTURA. COME REGISTA E COME PERSONA CHE NON PUÒ IMMAGINARE LA VITA SENZA IL CINEMA, LO TROVO SEMPRE DAVVERO OFFENSIVO…” - VIDEO
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Nicholas Massa per www.movieplayer.it
Sul palco del New York Film Festival, mercoledì', Martin Scorsese ha espresso la sua opinione in merito all'attuale situazione del cinema, definendolo "umiliato, svalutato e sminuito" dal punto di vista artistico. Il regista si trovava sul palco per presentare Personality Crisis: One Night Only, il documentario dei New York Dolls che ha diretto con David Tedeschi.
In base a quanto riportato da IndieWire, Martin Scorsese avrebbe tenuto a sponsorizzare questo documentario in un momento in cui: "il cinema è svalutato, umiliato, e sminuito da tutte le parti, non necessariamente dal lato degli affari ma sicuramente da quello dell'arte. Dagli anni '80 c'è stato un focus sui numeri. È abbastanza ripugnante.
Il costo di un film è una cosa. Capisci che un film costa un certo importo, e si aspettano almeno di riavere indietro l'importo, o qualcosa di più. L'enfasi ora è sui numeri, i costi, il weekend di apertura, quanto ha guadagnato negli Stati Uniti, quanto ha guadagnato in Inghilterra, quanto ha guadagnato in Asia, quanto ha guadagnato nel mondo intero, quanti spettatori ha ottenuto".
Rimanendo sullo stesso argomento ha poi continuato: "Come regista e come persona che non può immaginare la vita senza il cinema, lo trovo sempre davvero offensivo. Ho sempre saputo che tali considerazioni non avrebbero avuto posto al New York Film Festival, ed ecco la chiave anche in questo: non ci sono premi qui. Non devi competere. Qui devi soltanto amare il cinema".
Certamente non si tratta delle prime opinioni contrastati o comunque dirette di Martin Scorsese in merito all'attuale situazione del cinema contemporaneo.