“SALVINI, UN VIRUS CANCEROGENO DA ISOLARE”, MAURIZIO CRIPPA, VICEDIRETTORE DE "IL FOGLIO", È STATO CONDANNATO PER DIFFAMAZIONE NEI CONFRONTI DEL LEADER DELLA LEGA: DOVRA’ PAGARE UN RISARCIMENTO DI 10MILA E UNA MULTA DA 600 EURO – "IL CAPITONE" AVEVA CHIESTO IL PUGNO DI FERRO” NELLE CARCERI, CRIPPA AVEVA REPLICATO: “IRRESPONSABILE DELINQUENTE, INDEGNO DI UNO STATO DI DIRITTO” - LA DIFESA: “E’ STATA UNA CRITICA POLITICA”
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(ANSA) - Una multa di 600 euro e un risarcimento di 10 mila euro da versare a Matteo Salvini. E' la decisione del Tribunale di Milano nei confronti di Maurizio Crippa, il vicedirettore de Il Foglio imputato per diffamazione nei confronti del leader della Lega per un botta e risposta su twitter che risale al 9 marzo del 2020.
Con il politico ed ex ministro dell'interno che era intervenuto per commentare le rivolte in moltissime carceri italiane con i detenuti che chiedevano di uscire per via del Covid dicendo: "occorre il pugno di ferro subito, chiusure di tutte le celle, sospensione di uscite e passeggiate e chi sbaglia paga il doppio". E il giornalista che aveva replicato: "questo irresponsabile delinquente, indegno di uno stato di diritto, va isolato come un virus cancerogeno".
Il pm Alessandro Oteri stamane ha chiesto di condannare Crippa a 2 mila euro di multa, condividendo quanto riportato nella memoria depositata da Claudia Eccher, legale di Salvini, ossia che nelle parole usate dal giornalista "non vie è" un intento di critica politica, "né "siamo di fronte" a una riposta a "una provocazione". "Si è voluto semplicemente denigrare una persona", ha aggiunto il pubblico ministero. Per la difesa, rappresentata dall'avvocato Francesco Sacco, "si è trattato di una risposta a quelle frasi provocatorie. È stata una critica, seppure fatta con un linguaggio molto forte". Il legale ha chiesto l'assoluzione "perché il fatto non sussiste, o in subordine per la tenuità del fatto".