“SE CI FOSSE STATA UN’ALTRA MACCHINA ERAVAMO SPACCIATI” – LO SFOGO DELL’ARCHITETTO STEFANO BOERI, CHE IERI POMERIGGIO HA RISCHIATO DI RIMANERE COINVOLTO IN UN FRONTALE CON UN CAMION, SULLA AUTOSTRADA DEI FIORI, MENTRE ANDAVA VERSO IL PONENTE LIGURE: “STAVO LUNGO LA CORSIA DI SINISTRA MENTRE PARLAVO CON MIO FIGLIO, QUANDO MI COMPARE DAVANTI IL MUSO DI UN TIR ENORME IN CONTROMANO. BASTAVA UN ATTIMO DI DISATTENZIONE E SAREBBE FINITA. QUESTO DELINQUENTE OLTRETUTTO NON ERA FERMO MA…”

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Estratto da www.open.online

 

LO SFOGO DI STEFANO BOERI DOPO AVER RISCHIATO UN FRONTALE IN AUTOSTRADA

[…] Stefano Boeri si lascia andare a un dettagliato sfogo sui suoi account social raccontando quanto accaduto sabato pomeriggio, quando ha rischiato di rimanere coinvolto in un pericoloso incidente sull’Autostrada dei Fiori (A10), mentre si dirigeva sul ponente ligure.

 

«Io alla guida, a fianco mio figlio e dietro c’erano sedute la sua compagna incinta e la loro bambina di due anni. Appena arrivati da Londra, con due biciclette e valigioni vari, poco prima dell’autogrill stavo lungo la corsia di sinistra mentre parlavo con mio figlio di politica italiana (forse porta sfiga…) quando mi compare davanti il muso di un tir enorme in contromano», racconta il celebre architetto su Instagram.

 

Contattato telefonicamente da Open, aggiunge: «Viaggiavo a 120, 130 chilometri orari e non ero troppo distante dall’autogrill di Dorno Ovest. Lì più tardi il benzinaio mi ha detto di aver sentito dei colpi di clacson. Ma probabilmente la prima macchina che il tir ha incontrato sul suo percorso era la mia, perché davanti a me non ho visto macchine frenare o cambiare corsia».

 

stefano boeri foto di bacco

«Faccio appena in tempo a guardare che sulla corsia di destra non ci siano macchine e mi butto sulla corsia centrale, ma se ci fosse stata un’altra macchina eravamo spacciati», prosegue il suo racconto sui social […].

 

«Bastava un attimo di disattenzione. Non dico il cellulare, ma anche solo la stazione radio da sintonizzare sul cruscotto e sarebbe finita». L’ideatore del Bosco Verticale di Milano fa sapere di essersi fermato appena possibile e di aver chiamato il 118. «Questo delinquente oltretutto non era fermo, ma procedeva spedito», puntualizza Boeri.

 

Che fa appello a fare attenzione quando si guida e a quelli che definisce «idioti e criminali sulle strade». Sempre a Open, Boeri aggiunge: «Voglio sentire la polizia stradale, capire come muovermi, perché intendo sporgere denuncia. Ho rischiato di morire, siamo rimasti tutti sotto choc, voglio sapere se hanno individuato il camionista».