“SEMBRAVA UN ATTENTATO” – GLI SPARI E POI UN INSEGUIMENTO DA FILM. PANICO IN VATICANO IERI MATTINA QUANDO UN'AUTOMOBILE HA FORZATO IL POSTO DI BLOCCO DEI CARABINIERI – UN 39ENNE ALBANESE È STATO ARRESTATO PER RESISTENZA AGGRAVATA A PUBBLICO UFFICIALE. LE IMMAGINI DELLA CATTURA: VIDEO
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Giampiero Valenza per il Messaggero
Una normale, normalissima domenica. Almeno, questo prometteva di essere. I turisti affollavano piazza San Pietro, si facevano i selfie davanti alla Basilica, aspettavano l'Angelus del Papa, cercavano di rinfrescarsi alle fontanelle. Ma a un certo punto una Bmw forza un posto di blocco proprio a piazza del Sant' Uffizio e inizia un inseguimento che trasforma quell'angolo di Roma in un una scena da film. Proprio lì dove la Bmw non si è fermata ci sono un bar e qualche piccola bancarella di rosari e souvenir.
Di solito si arriva fin da quelle parti per entrare in Sala Nervi e per guardare da vicino le guardie svizzere. Ma chi ha visto la scena racconta della paura di quel momento: quell'inseguimento, con i colpi di pistola dei carabinieri che hanno puntato alle gomme per fermare la folle corsa, sono stati visti da turisti e commercianti.
LO SPARO Abdul Kashem è bengalese. È al chiosco di bevande e panini proprio sotto al colonnato, su via Paolo VI. «Ero qui quando è successo, ho avuto paura - spiega - prima di ieri non avevo mai sentito spari in tutta la mia vita. Sembrava un attentato». Da 13 anni si trova a Roma e la sua missione sotto il Colonnato è dare un po' di refrigerio ai turisti accaldati. «Oggi a causa del caos non ho potuto lavorare: carabinieri e polizia erano tutti qui - sottolinea - sono passati pochissimi clienti anche per le bottigliette d'acqua. Qui tutti eravamo molto preoccupati».
IL PASSAGGIO Stefano era seduto a uno dei tavolini del bar tabacchi di via Porta Cavalleggeri, proprio accanto alla farmacia all'angolo con via delle Fornaci. «Ho visto la macchina che si trovava sulla preferenziale e che aveva dietro un mezzo delle forze dell'ordine. Seduto da qui ho potuto vedere il passaggio di Volanti e Gazzelle», dice l'uomo, 55 anni, ex dipendente del Vaticano che vive a qualche centinaia di metri da lì e che di quel quartiere conosce praticamente ogni angolo.
IL CAOS DA PROTOCOLLO Dalle 7 di ieri mattina Giorgio Masiero, 80 anni, era ad organizzare i lavori del suo piccolo ristorante Pausa Caffè. Quando gli si chiede qualcosa subito non associa quanto accaduto qualche ora prima. Così dalla cucina chiama la cuoca. «Pina, hai sentito qualcosa?», le domanda. La donna esce sulla strada con il grembiule (oggi era giornata delle carbonare e dei piatti tipici della cucina romana). Insieme rimettono ordine alle idee. E Pina, risponde: «Ho sentito la polizia che correva».
Lui, a un certo punto, ricorda: «Sì, è vero, abbiamo visto le auto. Pensavamo accompagnassero i politici in Vaticano». «Credevo fossero arrivati altri capi di Stato: succede spessissimo, vengono accompagnati da tante scorte per fare visita al Papa. Mai avremmo pensato a un inseguimento con tanto di spari», prosegue la cuoca. Intanto, dopo l'inseguimento, il 39enne albanese è stato arrestato per resistenza aggravata a pubblico ufficiale.