“DA SETTE ANNI VIVO NEL BUCO” - “OGGI” PUBBLICA LA POESIA CON CUI MASSIMO BOSSETTI HA PARTECIPATO AL PREMIO LETTERARIO “SCRITTORI DENTRO 2021” (ARRIVANDO TERZO): “C’È LA MIA BRANDA, IL MIO SGABELLO, IL MIO GESÙ. ALLE PARETI È APPESO IL RESTO DELLA VITA. DA SETTE ANNI CONOSCO OGNI CREPA, CREPA DEI MURI, DEI PAVIMENTI, CREPE DEL MIO CUORE. DA SETTE ANNI PENSO AL…” - AL CONCORSO HA PARTECIPATO ANCHE CESARE BATTISTI, SECONDO CLASSIFICATO NELLA SEZIONE RACCONTO BREVE
-Anticipazione da “Oggi”
«Da sette anni vivo nel buco. C’è la mia branda, il mio sgabello, il mio Gesù. Alle pareti è appeso il resto della vita, almeno quello che rimane».
Questo è l’incipit del componimento con cui Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio il 26 novembre 2010, ha partecipato al concorso letterario “Scrittori dentro 2021” e che gli è valso il terzo posto e un premio di 100 euro.
Lo rivela il settimanale OGGI, in edicola da domani, che anticipa la notizia che sarà approfondita dalla trasmissione Iceberg di Telelombardia.
«Da sette anni conosco ogni crepa, crepa dei muri, dei pavimenti, crepe del mio cuore», scrive ancora Bossetti, che non si è mai confessato colpevole e lotta per una revisione del processo. E conclude con una speranza: «Da sette anni - scrive - penso al giorno che sarò fuori, avrò bisogno di altri sette anni per aiutarmi a vivere».
Tra i partecipanti al premio letterario ci sono altri detenuti celebri della recente cronaca italiana. Primo fra tutti Cesare Battisti, secondo classificato nella sezione racconto breve.
L’ex brigatista si trova oggi detenuto a Ferrara dopo uno sciopero della fame nel carcere di Rossano Calabro. E ancora Carlo Lissi, condannato all’ergastolo per aver massacrato moglie e figli a Motta Visconti nel 2014 e Andrea Pizzocolo all’ergastolo per aver filmato nel 2013 l’omicidio e lo stupro del cadavere di una escort a Olgiate Olona, nel Varesotto.