“SIAMO IMPEGNATI SU MOLTI FRONTI” – BENJAMIN NETANYAHU CONTINUA A MINACCIARE UNA NUOVA GUERRA A NORD, CON IL LIBANO DI HEZBOLLAH, MA GLI AMERICANI FRENANO – L’AMMINISTRAZIONE BIDEN HA AVVERTITO “BIBI”: “NO A UNA GUERRA LIMITATA, POTREBBE SPINGERE L’IRAN A INTERVENIRE” – IL PREMIER ISRAELIANO INCALZA: “PORTIAMO AVANTI IL NOSTRO SFORZO NONOSTANTE LE PRESSIONI INTERNAZIONALI…”
-NETANYAHU, 'ISRAELE IMPEGNATO IN BATTAGLIA SU VARI FRONTI'
(ANSA) - "Israele è impegnato in una difficile battaglia su molti fronti. Stiamo combattendo nel sud, stiamo combattendo nel nord, stiamo combattendo anche qui in Giudea e Samaria (Cisgiordania)". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu al termine di una "valutazione della situazione" nel Comando centrale. "Questo sforzo - ha aggiunto - viene portato avanti nel mezzo delle difficili pressioni internazionali che vengono esercitate su di noi". "Ma posso garantire una cosa: qualunque cosa sia accaduta - ha detto ancora - non accadrà di nuovo: cambieremo questa realtà".
MO: USA A ISRAELE, NO A 'GUERRA LIMITATA' IN LIBANO, SI RISCHIA INTERVENTO IRAN
(Adnkronos) - L'amministrazione Biden ha avvisato Israele nelle scorse settimane contro l'idea di "una guerra limitata" in Libano, sottolineando che questa potrebbe spingere l'Iran ad intervenire. E' quanto scrive Barak Ravid su Axios, citando due fonti americane ed una israeliana, in un momento in cui si registra un drastico aumento degli scontri con Hezbollah sul confine nord di Israele.
Secondo le fonti, c'e' una crescente preoccupazione in seno all'esercito e il ministero della difesa israeliani riguardo alla possibilità che la situazione in Libano sia arrivata ad una svolta, mentre Stati Uniti e Francia stanno cercando, senza fare per il momento progressi, di trovare una soluzione diplomatica per ridurre le tensioni. A Washington c'e' la convinzione che sia impossibile restaurare la calma sul confine nord senza un accordo per il cessate il fuoco a Gaza.
Al contempo, spiegano le fonti Usa ad Axios, l'amministrazione Biden non pensa che "una guerra limitata" in Libano o una "piccola guerra regionale" sia un'opzione realistica perché sarebbe difficile impedire un allargamento, perdendone il controllo. Un'invasione di terra del Libano - prosegue il monito americano agli israeliani - anche solo di aeree vicino al confine, spingerebbe probabilmente l'Iran ad intervenire. Ed uno degli scenari prospettati è quello dell'ingresso in Libano di milizie filoiraniane provenienti da Siria ed Iraq, con anche la possibilità di un intervento dello Yemen.