“SIAMO TUTTI SULLA STESSA BARCA” – C’ERANO POCHI DUBBI, MA BANKSY C’HA TENUTO A CONFERMARE LA PATERNITÀ DELLE OPERE APPARSE IN ALCUNE CITTÀ DI MARE INGLESI! UN TOPO CHE SORSEGGIA UN COCKTAIL, UNA COPPIA CHE BALLA SU UNA PENSILINA, UN GABBIANO CHE SI AVVENTA SU UN CASSONETTO, E DEI BAMBINI SU UNA BARCA – E COSÌ HA PUBBLICATO UN VIDEO DI TRE MINUTI SU INSTAGRAM, “GREAT BRITISH SPRAYCATION” (MA, COME AL SOLITO, NON SI MOSTRA MANCO PER SBAGLIO…)
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È TORNATO BANKSY! – IL PIÙ FAMOSO “STREET ARTIST” DEL MONDO HA PUBBLICATO UN VIDEO SU INSTAGRAM PER RIVENDICARE LA PATERNITÀ DI ALCUNE OPERE APPARSE IN INGHILTERRA NELLE ULTIME SETTIMANE – LA CLIP, INTITOLATA “A GREAT BRITISH SPRAYCATION” DESCRIVE IL VIAGGIO ESTIVO DEL MISTERIOSO ARTISTA BRITANNICO ALL’INTERNO DI UN CAMPER – IL TOPO CON IL COCKTAIL, LA DANZA SULLA PENSILINA DELL’AUTOBUS E I BAMBINI SU UNA BARCA DI LAMIERA E LA SCRITTA “SIAMO TUTTI SULLA STESSA BARCA” - VIDEO
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IL RITORNO DI BANKSY
Alessandra Rizzo per “La Stampa”
Banksy, ancora lui. L'inafferrabile street artist ha rivelato di essere l'autore di una serie di opere apparse recentemente sui muri di alcune città di mare inglesi: un topolino dall'aria irriverente che sorseggia un cocktail su una sedia a sdraio; una coppia che balla su una pensilina alla fermata dell'autobus, accompagnata da un uomo che suona la fisarmonica; un gabbiano che si avventa su un cassonetto della spazzatura; tre bambini accompagnati dalla scritta: «Siamo tutti sulla stessa barca».
Le opere apparse nei giorni scorsi in cittadine costiere nelle contee di Suffolk e Norfolk avevano immediatamente attirato l'attenzione dei residenti (e dei comuni intenzionati a proteggerle). Mancava la conferma della loro autenticità.
Adesso è arrivata, attraverso un video di circa tre minuti postato sulla pagina Instagram di Banksy e già guardato milioni di volte. Nascondendo il volto come si conviene ad un artista che custodisce attentamente il mistero sulla sua identità, felpa grigia, cappuccio in testa e spray in mano, Banksy mostra il suo viaggio in camper per il Paese, o meglio la sua «Great British Spraycation» come la chiama lui, la «Grande vacanza spray britannica».
E così sui muri appaiono granchi, una bambina che gioca con un castello di sabbia (non con paletta e secchiello ma con un più minaccioso tubo di metallo), e in mano alla statua dell'ingegnere Frederick Savage, famoso per le sue macchine a vapore, un cono gelato e una lingua rosa (prontamente rimossi dal comune di King' s Lynn in seguito a proteste).
Banksy è oggi uno degli artisti di strada più famosi al mondo, e nonostante indiscrezioni, illazioni e qualche immagine rubata, nessuno ha mai confermato pubblicamente la sua identità. Le sue immagini sono diventate icone, come quella della ragazza col palloncino, accanto alle parole «c'è sempre speranza».
A Bristol, dove ha cominciato a fare graffiti, si organizzano tour per vedere le sue opere, sarcastiche e sovversive, sempre attente al sociale; la sua tecnica è immediatamente riconoscibile; i suoi lavori vendono per milioni di dollari. Intanto, gli esperti si interrogano sui temi nascosti nelle nuove opere: il cambiamento climatico, la crisi dei senza tetto, i rifugiati.
Del resto, Banksy, attraverso i suoi graffiti se non a parole, si permette spesso provocazioni e commenti non tanto velati su temi sociali e politici, dalla crisi dei migranti alla Brexit, fino al sostegno ai medici in prima linea durante la pandemia. Nei mesi scorsi ha donato all'ospedale di Southampton un'opera in onore del personale sanitario: mostra un bambino che lascia da parte i giocattoli di Batman e Uomo Ragno per giocare con un pupazzetto che raffigura un'infermiera, mascherina in volto e mantello da supereroina. Messa poi all'asta, ha raccolto oltre 16 milioni di sterline (circa 20 milioni di euro) da destinare alla sanità.