“SONO CONVINTO CHE TANTO PRIMA O POI FINISCONO CON INCASTRÀ L'AVVOCATO CARACCIOLO” – NELLE INTERCETTAZIONI SUL DELITTO DI VIA POMA, IL TUTOR DI SIMONETTA CESARONI, ASSASSINATA NELL’ESTATE DEL 1990, DOPO ESSERE STATO INTERROGATO DAI PM PARLA CON UN MISTERIOSO "PROFESSORE" DELL'AVVOCATO PRESIDENTE REGIONALE DEGLI OSTELLI (NELLA CUI SEDE LAVORAVA LA RAGAZZA UCCISA) – RIGUARDO A CARACCIOLO, SCOMPARSO SEI ANNI FA, SE SI METTONO IN FILA TUTTE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE, C’E’ SEMPRE QUALCOSA CHE NON TORNA…

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Giacomo Galanti per https://roma.repubblica.it/

simonetta cesaroni

 

"Sono convinto che tanto prima o poi finiscono con incastrà l'avvocato Caracciolo ". Supposizioni, frasi buttate là senza alcun valore, in cui però l'argomento della conversazione telefonica è chiaro: si parla del delitto di via Poma e del presidente regionale degli Ostelli di allora, Francesco Caracciolo di Sarno.

 

 

È quanto emerge da un'intercettazione telefonica datata 16 marzo 2003. A pronunciare queste parole è un soggetto chiamato " Professore". Mentre dall'altra parte della cornetta c'è colui che nell'estate del 1990 ha fatto da tutor a Simonetta Cesaroni nell'ufficio di via Poma prima di essere uccisa con 29 coltellate il 7 agosto, mentre inseriva i dati della contabilità nel computer. In quel periodo i magistrati romani hanno da poco ricominciato a indagare sul celebre cold case della Capitale. Sono ripartiti da capo, rileggendo tutte le carte e interrogando ogni protagonista della vicenda.

 

 

simonetta cesaroni

L'obiettivo è indagare a 360 gradi senza escludere nessuno. In questa conversazione anche l'ex tutor di Simonetta risulta preoccupato. In riferimento agli interrogatori a cui è stato sottoposto dice: "Sto a diventa' fifone (...). A ristamo da capo a dodici professò".

 

Da quel maledetto 7 agosto 1990 che le indagini vengono ciclicamente riaperte, percorrendo nuove piste. Così il " Professore" fa questa considerazione. Ovvero che secondo lui " prima o poi finiscono con incastrà l'avvocato Caracciolo, guarda...".

 

FRANCESCO CARACCIOLO DI SARNO

L'impiegato degli Ostelli gli fa poi sapere che i magistrati hanno sentito anche sua moglie "io quasi due ore e quaranta...lei uguale " , spiega. " E da sua moglie che volevano sapé...?". La risposta è evasiva: "E volevano sapere alcuni indizi e poi so' cose che preferisco dirglie a voce e non per telefono..."

 

La conversazione si conclude così, senza valore penale. Ma mostra come questo caso sia diventato un incubo. Si tratta di soggetti che ogni volta devono ripresentarsi davanti ai giudici e ricordare le loro abitudini, gli spostamenti e i rapporti dell'estate del ' 90.

il delitto di via poma

 

Per Caracciolo però se si mettono in fila tutte le dichiarazioni rilasciate, per esempio, dai dipendenti dell'ufficio, dai datori di lavoro di Simonetta fino ai soliti portieri, qualcosa cambia sempre, o non torna, rispetto alle parole precedenti. Per non parlare degli orari, con le lancette dell'orologio che impazziscono e si spostano velocemente di mezz'ora in ora a ogni nuovo interrogatorio. E tutto si ingarbuglia

FRANCESCO CARACCIOLO 11
pietro vanacore 1
simonetta cesaroni

 

raniero busco 3

 

 

pietro vanacore 2
simonetta cesaroni
il corpo di simonetta cesaroni
simonetta cesaroni 5
francesco caracciolo di sarno