“SONO CRIMINALI SERIALI” – LE MOTIVAZIONI DELLA CONDANNA DEI 6 GIOVANI MODENESI PER LA STRAGE DI CORINALDO - SECONDO IL MAGISTRATO "SI SONO ACCORDATI" PER ANDARE NELLA DISCOTECA DOVE ERA PREVISTA L'ESIBIZIONE DEL TRAPPER SFERA EBBASTA. E LO SPRAY AL PEPERONCINO È STATO SPRUZZATO ALL'INTERNO DEL LOCALE PER “AGEVOLARE IL PERFEZIONAMENTO DELLE AZIONI PREDATORIE, GARANTIRSI L'IMPUNITÀ E GUADAGNARSI LA FUGA”. NELLA CALCA MORIRONO 5 ADOLESCENTI E UNA GIOVANE MAMMA...
-G.G. per “Libero quotidiano”
«Non vi è dubbio che gli imputati fossero dei criminali seriali, dotati di elevate professionalità e organizzazione sul piano operativo, nel compimento cioè delle reiterate azioni criminose».
I criminali in questione sono i sei giovani modenesi condannati per la strage di Corinaldo, in cui morirono cinque adolescenti e una giovane mamma, e le parole sono in uno dei passaggi delle motivazioni della sentenza emessa dla gup di Ancona Paola Moscaroli.
Ugo Di Puorto (condannato a 12 anni e 4 mesi), Raffele Mormone (12 anni e 3 mesi), Badr Amouiyah (10 anni e 6 mesi), Andrea Cavallari (11 anni e 3 mesi), Moez Akari (11 anni e 2 mesi) e Souhaib Haddada (10 anni e 11 mesi), secondo il magistrato «si sono accordati» per andare nella discoteca dove era prevista l' esibizione del trapper Sfera Ebbasta. E lo spray al peperoncino è stato spruzzato all' interno del locale per «agevolare il perfezionamento delle azioni predatorie, garantirsi l' impunità e guadagnarsi la fuga».
I sei sono stati condannati anche per lesioni personali, furti e rapine, ma il gup ha ritenuto «non pienamente formata la prova della sussistenza del reato associativo». Il gup, nelle 86 pagine di motivazioni, scrive anche che i sei agivano «solitamente in più squadre» e che «a seconda delle circostanze, si sono scambiati tra loro».
Come nella notte tra il 7 e l' 8 dicembre 2018, al "Lanterna Azzurra Clubbing": il gruppo Di Puorto, Mormone, Amouyah era munito di spray urticante, mentre Cavallari, Haddada e Akari, «con ragionevole certezza, erano a conoscenza dell' uso dello spray da parte dei complici...». Per il magistrato tutti e sei «hanno accettato il rischio dell' effettivo uso dello spray».
Spruzzato nel locale, con persone oltre la capienza massima, l' aria diventò irrespirabile e si scatenò il panico: in tanti si diressero verso l' uscita di sicurezza numero 3, che diventò una trappola mortale. Nella calca morirono Asia Nasoni, 14 anni, Emma Fabini, 14, Daniele Pongetti, 16, Benedetta Vitali, 15, Mattia Orlandi, 15, Eleonora Girolimini, 39, che ha protetto Gemma, la figlia 11enne. I feriti furono quasi 200.