“SONO UN SOGGETTO DI DIRITTO INTERNAZIONALE” – LO SVALVOLATO CICLISTA DI ROVERETO MULTATO PER LA TERZA VOLTA HA RIVENDICATO IL SUO DIRITTO A SPOSTARSI NONOSTANTE I DIVIETI IMPOSTI DAL GOVERNO - "STO LAVORANDO E RISPETTO LE DISTANZE DI SICUREZZA", HA DETTO AI MILITARI, PUBBLICANDO POI IL VIDEO ONLINE – L’ALTRA VOLTA AVEVA ACCUSATO I POLIZIOTTI DI SEQUESTRO DI PERSONA E ABUSO DI POTERE – VIDEO
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Un ciclista di Rovereto è stato multato per la terza volta dai carabinieri che lo hanno sorpreso mentre era in giro con la sua bicicletta e agli agenti ha rivendicato il suo diritto a spostarsi nonostante i divieti imposti dal governo per cercare di arginare l’epidemia di coronavirus definendosi “persona umana soggetto di diritto internazionale” e quindi non sottoposto alle normative in materia.
“Sto lavorando e rispetto le distanze di sicurezza”, ha detto ai militari, registrando la scena e pubblicando poi il video online. L’uomo ha annunciato che farà ricorso al commissariato del governo perché a suo dire la sanzione è nulla dal momento che è “intestata alla persona fisica”.
Già il 19 e il 14 marzo marzo scorso era stato fermato nei pressi di Trento e in quelle occasioni aveva negato davanti agli agenti ogni validità dei provvedimenti del consiglio dei ministri in tema di restrizioni per evitare la diffusione del coronavirus: “Una bufala, che non accetto”, aveva detto accusando i poliziotti di sequestro di persona e abuso di potere. Una trovata che gli era costata una denuncia penale per inosservanza dei Dcpm.