“SPERO CHE ABBIA CAPITO IL MALE CHE MI HA FATTO” – LUCIA ANNIBALI COMMENTA LA SCARCERAZIONE DI RUBIN TALABAN, UNO DEI DUE ALBANESI ASSOLDATI DALL’EX PER SFREGIARLA CON L’ACIDO NEL 2013: HA SCONTATO DIECI ANNI SUI DODICI CHE GLI ERANO STATI INFLITTI ED È STATO RISPEDITO IN ALBANIA – “NON PENSO SIA UN’INGIUSTIZIA. NON HO PAURA, MA MI È RIVENUTO IN MENTE QUELL’”UOMO NERO” CHE PRENDEVA LA MIRA PER TIRARMI L’ACIDO. LUCA VARANI? SE MI CAPITERÀ MAI DI INCROCIARLO SAPRÒ COME REAGIRE…”

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Estratto dell’articolo di Giusi Fasano per il “Corriere della Sera”

 

lucia annibali

L’avvocata ed ex parlamentare Lucia Annibali ha saputo che Rubin Talaban, il suo «uomo nero», è libero. Con due anni di anticipo sulla sentenza e dopo dieci anni di carcere, ha finito di pagare il debito con la giustizia ed è tornato a casa sua in Albania, come prevedeva il verdetto.

Restano in carcere, invece, il complice albanese che gli fece da palo e Luca Varani, l’ex di Lucia che assoldò i due per sfregiarla tirandole l’acido in faccia. Era il 16 aprile 2013.

Rubin Talaban

 

È turbata dalla notizia di Talaban libero?

«Devo dire la verità: lì per lì non mi ha scosso più di tanto. Poi ci ho riflettuto, mi sono messa a fare ricerche su Internet e sono tornate a galla tante cose... È stato un viaggio fra i ricordi, mi sono venute in mente sensazioni, flash...Ho letto di quando lo catturarono mentre io ero ancora in ospedale. Ho ripensato a lui mentre mi tirava l’acido: dal basso verso l’altro, da sinistra verso destra. Insomma, le prime ore ho sottovalutato un po’ la potenza della notizia rispetto alla mia memoria. Ma non sono turbata, più che altro mi sono ricordata tante cose alle quali non pensavo da tempo».

 

[…]

E lei come la vede?

«Io penso invece che non ci sia nulla di ingiusto nella sua libertà. È andata come doveva andare, lui ha scontato dieci anni su dodici, ci sta. Non la vedo come una ingiustizia».

 

lucia annibali 3

Tra l’altro Talaban le scrisse una lettera mostrando segni di pentimento...

«Diciamo fra molte virgolette che è stato il più consapevole dei tre. Stanotte leggendo di lui ho ripensato al processo, alla prima volta che l’ho visto in aula e a quando lo trovai in casa, quella sera. Ho rivisto la scena nella mia mente: lui vestito di scuro e con il passamontagna, quel gesto calmo nel prendere la mira... l’uomo nero, appunto.

Sono riemerse cose che erano sepolte dal tempo».

LUCIA ANNIBALI

 

Parliamo di paura.

«Non ho paura. Rispetto a lui io ero già piuttosto in pace. Stiamo parlando di un uomo che se n’è andato nel suo Paese e che mantiene da me una distanza rassicurante. Credo che non avrà più a che fare con la mia vita».

 

Altra cosa sarà quando tornerà libero Luca Varani.

«[…] non voglio parlare comunque di paura. Se mi capiterà mai di incrociarlo saprò come reagire[…]».

 

La casa dell’agguato?

«L’ho venduta l’anno scorso e ne ho comprata una a Roma. La mia vita adesso è fra Roma e Firenze, dove faccio la difensora civica regionale»

[…]

 

Cosa augura a Rubin Talaban libero?

lucia annibali

«Io spero che abbia capito, che abbia fatto fino in fondo il percorso della consapevolezza del male che mi ha fatto. Spero che sia una persona migliore di com’era quando fu arrestato e che non torni a delinquere mai più […]».

LUCA VARANI EX DI LUCIA ANNIBALI
lucia annibali
lucia annibali
LUCIA ANNIBALI
LUCIA ANNIBALI LA DONNA SFIGURATA CON LACIDO
LUCIA ANNIBALI INCONTRA GLI STUDENTI
LUCIA ANNIBALI INCONTRA GLI STUDENTI
lucia annibali
lucia annibali prima dell aggressione